Attualità - 24 aprile 2025, 20:47

Inaugura il nuovo Mercato del Carmine: “Tutto sarà all’insegna dell’eccellenza e della genovesità”

L'offerta gastronomica punta sulla tradizione, con un occhio di riguardo a pizza, focaccia, farinata e burger. Alla regia Luca Garbarino (Dalf) e Angelo Perla (Porcavacca), insieme all’agenzia di comunicazione Seppia e al Consorzio omonimo: "L’ispirazione ci viene dai mercati storici rivitalizzati a Santiago del Cile, Lisbona, Madrid e Barcellona"

Questa sera il Mercato del Carmine, storico spazio genovese protagonista di un importante restyling, ha riaperto le sue porte. L'inaugurazione ha visto un gran numero di curiosi e affezionati, e segna una nuova fase per questo luogo di incontro e commercio, situato in una posizione strategica della città: ai piedi di Castelletto e a breve distanza dalla stazione di Principe, dal Porto Antico e da piazza della Nunziata.

Non solo una ristrutturazione estetica: oggi la struttura si presenta alla clientela con una nuova gestione, nuovi spazi, una proposta gastronomica ampia e curata, e soprattutto una visione che punta alla qualità, all’inclusività e alla valorizzazione del territorio. A guidare il rilancio sono Luca Garbarino (Dalf) e Angelo Perla (Porcavacca), insieme al Consorzio Mercato del Carmine, con Gian Battista Costa e Adriano Anselmi, e alla regia comunicativa dell’agenzia genovese Seppia.

Questo è un rilancio di una struttura nata nel 2013, con una storia importante per la città – spiega Costa –. Il luogo è eccezionale dal punto di vista architettonico e storico. Prima del Covid funzionava benissimo, grazie a un rapporto qualità-prezzo unico, senza nemmeno bisogno di pubblicità. La pandemia ha dato un duro colpo, e la ripresa non è stata semplice. Ora possiamo contare su nuove professionalità nel settore della ristorazione, uno chef esperto e una qualità gastronomica altissima. Farinata, focaccia al formaggio, pizza, pesto, carne, pasta, insalate: tutto sarà all’insegna dell’eccellenza e della genovesità”.

L’offerta gastronomica sarà ampia e variegata: pizze artigianali con quattro diversi impasti, anche senza glutine, focaccia al formaggio, farinata cotta a legna, smash burger, carne alla brace, piatti della tradizione ligure come il pesto e i pansoti, primi e secondi da trattoria, insalate, dolci di produzione propria. Il tutto servito sia a pranzo che a cena, con servizio al tavolo in ambienti rinnovati o all’esterno, immersi nella vita del quartiere.

Siamo due soci, ma allargheremo la compagine ad altri, con accordi già definiti e cessione notarile nelle prossime settimane – racconta Luca Garbarino –. Entreranno in società i ragazzi di Seppia, fondamentali per la comunicazione, e Nicolò e Roberto, padre e figlio con esperienza nel settore, che saranno presenti quotidianamente nel locale. La proposta sarà varia: a mezzogiorno offriremo un menù da trattoria con piatti della cucina italiana, hamburger e insalate, a prezzi che vanno dai 6,50 ai 12 euro. Puntiamo molto su pizza, focaccia al formaggio, farinata e sui dolci artigianali. L’idea è di riportare il locale a funzionare come prima, ma con una gestione più attenta e professionale”.

Garbarino ha raccontato anche il momento di crisi e la decisione di rilanciare: “La mia idea iniziale era di chiudere a gennaio, ma grazie all’incontro con i ragazzi di Seppia ho deciso di investire ancora. La chiusura non sarebbe stata un fallimento, perché non avevamo debiti, ma una delusione. Invece abbiamo trovato nuove energie. Questo è un quartiere bellissimo, ma con la struttura spenta era triste. Ora con i locali aperti la piazzetta torna a essere viva. Non vogliamo disturbare: niente musica alta, orari regolari, solo un posto accogliente dove mangiare bene. Non faremo cose strane, vogliamo convivere serenamente con i residenti”.

A curare l’identità visiva e il rilancio sui social è l’agenzia Seppia, che ha già seguito progetti locali di successo. “Mi occupo di marketing da undici anni e ho fondato l’attività sette anni fa – racconta Luca Ternavasio –. Questo locale ha grandi potenzialità, ma anche sfide importanti: quasi 200 coperti interni più l’esterno, costi elevati, gestione complessa. Lavorando con Nicolò e Roberto, abbiamo condiviso una visione. Abbiamo rinnovato il locale, sistemato la gestione e avviato una comunicazione mirata. Con la professionalità e l’impegno di tutti, credo che il risultato non potrà essere che positivo”.

L’obiettivo è ambizioso: trasformare il Mercato del Carmine in un punto di riferimento non solo per chi vive in città, ma anche per i turisti. “Sappiamo quanto il turismo sia importante per Genova – sottolinea ancora Costa –. Per questo attueremo azioni mirate per intercettare i flussi, puntando anche sull’aspetto architettonico unico del mercato. L’ispirazione ci viene dai mercati storici rivitalizzati a Santiago del Cile, Lisbona, Madrid e Barcellona. Credo che l’abbinamento tra la bellezza del luogo e la cucina tipica genovese, con il pesto come punta di diamante, sarà un successo”.