Attualità - 08 maggio 2025, 19:15

'Habemus Papam': Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice

A pronunciare la formula il protodiacono Cardinale Dominique Mamberti dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro. 'Leone XIV' è il nome che il Vescovo di Roma ha scelto

Foto Vatican News

'Habemus Papam': a distanza di circa un'ora e mezza dalla fumata bianca, alle ore 18.00, il nuovo Santo Padre Robert Francis Prevost si è affacciato. A pronunciare la formula il protodiacono Cardinale Dominique Mamberti dalla loggia delle benedizioni della Basilica di San Pietro.

Statunitense, di Chicago, è esperto di diritto canonico e per oltre vent'anni missionario in Perù. Molti lo chiamano 'Il Cardinale Tennista', considerando la sua enorme passione per questo sport.

Gli ultimi tempi ha vissuto presso il Santo Uffizio e secondo quanto trapelato, è un uomo che potrà dare tanto alla chiesa, ma che non ha il medesimo carattere di Papa Francesco. Ha uno stile e un carattere differente: riservato, a tratti timido e all'apparenza distaccato, dovrà guadagnarsi la fiducia dei fedeli.

Così, al quarto scrutinio, i centotrentatré cardinali elettori hanno trovato il nome del 267esimo Pontefice. La prima fumata di oggi, arrivata intorno alle 11,50, era stata di nuovo nera, per poi fumata bianca alle 18.08. Grandissima ovazione in piazza San Pietro, cinquantamila i fedeli commossi e campane a festa.

Da marzo del 2018 al 2023 è stato, inoltre, secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i Vescovi nel 2020

Il cardinale Prevost è noto per la sua umanità, semplicità e spirito missionario. Interprete fedele delle riforme di Papa Francesco, è considerato una figura chiave nella selezione dei nuovi vescovi, ruolo di grande importanza per la guida della Chiesa universale.

Il discorso del nuovo Papa:

"La pace sia con tutti voi.Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto che ha guidato il cammino del gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto entrasse nei vostri cuori: alle famiglie, a ogni persona, a tutti i popoli, ai responsabili politici e a tutta la terra. La pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto: una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Essa proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente.Ancora risuona nelle nostre orecchie quella voce debole ma coraggiosa di Papa Francesco, che benediceva Roma. Il Papa che benediceva Roma dava, in realtà, la sua benedizione al mondo intero, in quella mattina luminosa del giorno di Pasqua. Consentitemi di proseguire quella benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà.Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano – con Dio e tra di noi – andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede, e il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui, ponte tra Dio e gli uomini, per giungere al Suo amore.Aiutateci anche voi a costruire ponti, con il dialogo, l’incontro, l’unione. Uniamoci tutti per essere un solo popolo, un popolo di pace.Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che mi hanno scelto come successore di Pietro, per camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace e la giustizia. Lavoriamo come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, per proclamare il Vangelo ed essere missionari. Sono figlio di sant’Agostino, un agostiniano, che diceva: 'Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo'. In questo spirito possiamo camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato. Alla Chiesa di Roma rivolgo un saluto speciale. Cerchiamo insieme come essere una Chiesa missionaria, che costruisce ponti, promuove il dialogo, e rimane sempre aperta ad accogliere – come questa piazza, con le braccia spalancate – tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, del nostro amore. Vogliamo essere una chiesa sinodale, che cammina e cerca sempre la pace, la carità e vicino specialmente a coloro che soffrono. Oggi il giorno della supplica alla Madonna di Pompei, la nostra Madre Maria vuole sempre camminare con noi, aiutarci con la sua intercessione e amore. Allora vorrei pregare insieme con voi, per questa nuova missione, per la chiesa e per la pace nel mondo e chiediamo questa grazia speciale di Maria, nostra madre. Il santo padre Leone a tutti i fedeli presenti e a quelli che ricevono la sua benedizione a mezzo di radio, tv e altre tecnologie, concede l'indulgenza nella forma stabilita dalla chiesa. Preghiamo Dio perché conservi a lungo il papa a guida della chiesa e conceda pace e unità in tutto il mondo". 

Sull'elezione del nuovo Papa è intervenuto anche il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci: “Con l’elezione, oggi, di Robert Francis Prevost inizia un nuovo capitolo nella millenaria storia della Chiesa, dopo il pontificato di Jorge Mario Bergoglio. In un momento di grande complessità a livello internazionale come quello che stiamo vivendo, guardiamo con profonda fiducia al Santo Padre e alla centralità spirituale e morale che la sua figura è chiamata a ricoprire. Siamo certi che il nuovo pontefice saprà essere, come sempre, non solo guida, punto di riferimento ed esempio per i fedeli in Liguria e nel resto del mondo, ma che anche saprà parlare ed essere fonte di ispirazione per tutta la società, in quanto testimone dei valori del cristianesimo, che rimangono elementi fondativi della nostra cultura occidentale. La comunità ligure sarà pronta ad accoglierlo se e quando il neoletto Santo Padre deciderà di visitarla. Lo aspettiamo”.