"Ho sentito il candidato della destra a sindaco di Genova Pietro Piciocchi dire delle vere e proprie castronerie su Firenze, la città che ho governato per dieci anni, in particolare sullo stadio di calcio Franchi": così interviene in un video pubblicato sui social l'eurodeputato Pd ed ex sindaco di Firenze Dario Nardella.
E ancora: "Non è affatto vero che non ci sono risorse pubbliche per lo stadio franchi per la sua riqualificazione: ci sono ben novantacinque milioni di euro dello Stato per ristrutturare restaurare quello che anche un gioiello di architettura, rendendo lo stadio completamente moderno e funzionale pronto per ospitare gli europei del 2032 ma anche gli ulteriori cinquantacinque milioni di euro di fondi europei che erano stati inizialmente tolti sono stati restituiti con un decreto alla città di Firenze".
Di conseguenza lo stadio "rimarrà di patrimonio pubblico del Comune e avrà questi importanti finanziamenti pubblici, così potrà essere gestito in modo adeguato moderno efficiente dalla società di calcio che lo utilizzerà attraverso un accordo virtuoso tra il Comune e la squadra è un vero e proprio modello", sottolinea.
In virtù di quanto detto, Nardella si schiera a sostegno di Silvia Salis: "Per questo dico brava Silvia Salis nel guardare l’esperienza di Firenze che è anche l’esperienza di tantissimi stati in tutta Europa. Genova merita di avere una sindaca come Silvia perché merita di avere uno stadio all’avanguardia che rimanga patrimonio della comunità genovese che possa essere utilizzato dalle squadre di calcio e che possa ospitare gli europei del 2032, perché iqualificando lo stadio si riqualifica un patrimonio della comunità si riqualifica un intero quartiere che vive intorno allo stadio si evita l’abbandono di questa struttura, come ahimè è successo troppe volte, tante volte volte nelle nostre città. Viva a Genova e viva Silvia".
"A Firenze i fondi pubblici per riqualificare lo stadio ci sono: 95 milioni dal Governo, altri 55 milioni dall’Europa già recuperati. Lo stadio resterà PUBBLICO, cioè di tutte e tutti, e sarà pronto per ospitare gli Europei 2032. Questo è il modello che voglio portare a Genova", afferma Silvia Salis sui social.
Così l'attacco al centrodestra: "Siamo di fronte all’ennesima bugia della destra di questa campagna elettorale, frutto di incompetenza, pressapochismo e mistificazioni. In Italia gli stadi di proprietà privata appartengono direttamente alle squadre di calcio o alle società che le controllano. Solo a Genova la destra vuole svendere lo stadio a un'impresa privata, che avrà la maggioranza delle quote, un'impresa che realizza centri commerciali e che è stata protagonista dei discussi vendita e riacquisto del Palasport".
"Genova merita uno stadio che sia uno spazio pubblico e polivalente, a disposizione delle squadre di calcio e dei loro tifosi. Uno stadio moderno, aperto a tutti, che torni a essere un patrimonio della città, ospitando grandi eventi non solo sportivi e gli Europei 2032 di calcio. Perché lo sport è di tutti. E Genova merita di più", conclude