La recente classifica pubblicata da QuiFinanza sui comuni più ricchi della Liguria evidenzia come Genova, nonostante il ruolo di capoluogo regionale e la sua importanza storica ed economica, sia lontana dalle prime posizioni.
“Questa situazione è inaccettabile per una città che vanta il porto più importante del Mediterraneo, un centro storico dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, e una ricchezza culturale e turistica senza pari - così Francesco Toscano, candidato sindaco per Democrazia Sovrana e Popolare, celebra le bellezze di Genova che stridono fortemente con la classifica - Genova offre mare, monti, monumenti storici come la Lanterna e i Palazzi dei Rolli, ma pure i trogoli di Santa Brigida o altre particolarità come la fontana di Piazza Vacchero, quartieri affascinanti come Boccadasse, i meravigliosi forti, ma anche perle nascoste in periferia - poco valorizzate - come piccoli ma attivi teatri come il Govi a Bolzaneto, le costruzioni storiche da riscoprire come l'oratorio di Coronata, la bellezza panoramiche di Sampierdarena salendo verso i colli, nella zona del Belvedere e di Promontorio”.
“Il vero dato però è che i cittadini genovesi affrontano quotidianamente difficoltà economiche crescenti. Gli affitti sono in aumento, con una media di 9,69 euro al metro quadro e la TARI è la più alta del Nord Italia, con una media di 508 euro annui per famiglia - continua Toscano entrando nel vivo della problematica - a ciò si aggiunge una situazione lavorativa precaria, con proteste recenti degli educatori e operatori socio-sanitari per stipendi bassi e condizioni di lavoro insostenibili. Il precariato universitario è dilagante, con il 90% dei ricercatori destinati a non essere stabilizzati, i negozi storici non reggono gli aumenti e le saracinesche si abbassano una dopo l'altra in tutta la città”.
Ma non si può limitarsi a constatare. Cosa fare? “Tante cose, in realtà - dice il candidato sindaco - per esempio, implementare un piano per l'edilizia popolare e calmierare gli affitti, soprattutto per giovani, famiglie e lavoratori precari; valorizzare le immense ricchezze storico-culturali di Genova come è stato fatto per i Rolli, ma estendendo l'impegno a tutta la città comprese le periferie, per rilanciare l'economia locale e creare nuovi posti di lavoro; ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese, rendendo Genova una città più attrattiva per investimenti e nuovi residenti”.
“Genova ha tutte le potenzialità per risalire la classifica della qualità della vita: per farlo, è necessario un cambiamento radicale nelle politiche locali che metta al centro le persone, il lavoro e la giustizia sociale” conclude Toscano.