Il destino dei depositi chimici di Multedo è uno dei nodi maggiormente delicati che la neo sindaca di Genova, Silvia Salis, dovrà risolvere.
“Devono andare via da Multedo, ma non possono stare a Ponte Somalia” aveva detto durante la campagna elettorale, opponendosi così alla soluzione tanto cara al presidente della Regione Liguria, Marco Bucci.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto oggi a Genova in occasione del Festival del Lavoro, ha rispedito la palla nel campo dell’amministrazione genovese. “L’iter è alla valutazione delle commissioni che sono indipendenti e non faccio valutazioni di merito - ha detto dai Magazzini del Cotone - le scelte locali vengono valutate dalla commissione indipendente. Non ho ancora proposto alternative, sta andando avanti l’iter precedente e i tempi della commissione li detta la commissione, ma non sono brevissimi”.
Pichetto Fratin ha risposto anche in merito all’ipotesi di realizzare a Genova l’agenzia per la sicurezza sul nucleare, anche questo tema delicato della campagna elettorale: “Genova può certamente avere un ruolo centrale perché ha una storia, Ansaldo Nucleare è quella che ha mantenuto, nonostante 40 anni di abbandono del nucleare nel nostro Paese, una conoscenza del settore molto elevata. Ci sono imprese che lavorano con grandi commesse sul settore a Genova e in Liguria. Genova ha le carte in regola, sarà da individuare le sedi. Sono temi che affronteremo”.
Infine, incalzato dai giornalisti, ha difeso la scelta del termovalorizzatore come soluzione per lo smaltimento dei rifiuti: “Dobbiamo andare avanti con la differenziata e i termovalorizzatori dove non è possibile andare avanti con il riciclo. L’immondizia è la più grande miniera che abbiamo, anche di minerali rari. C’è una parte che va portata nei termovalorizzatori dove produrre energia per i cittadini”.