Attualità - 09 giugno 2025, 15:00

'Plastic Free Liguria', maxi pulizia nei pressi della scogliera tra Pegli e Multedo: raccolti duecento chili di rifiuti in due ore

I volontari, circa una ventina, sono intervenuti lo scorso 7 giugno nella zona del Molo Archetti. Il vice referente regionale dell'associazione Simone Italiano: “Bene averli rimossi, ma allo stesso tempo fa male pensare che ce ne fossero così tanti"

Foto Facebook Simone Italiano

Foto Facebook Simone Italiano

Hanno tolto dall’ambiente duecento chili di rifiuti in due ore, lavorando lungo la scogliera di Pegli-Multedo, dal Molo Archetti fino al sentiero sterrato che conduce verso il torrente Varenna: è questo il bilancio dell’intervento realizzato lo scorso 7 giugno dai volontari di Plastic Free Liguria, associazione attiva a livello internazionale nella sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica.

A raccontarlo è Simone Italiano, vice referente regionale del gruppo: Plastic Free nasce nel 2019 con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento ambientale, in particolare quello da plastica. Oltre alle raccolte organizzate su tutto il territorio, portiamo attività educative nelle scuole e, in alcune regioni, abbiamo centri dove accogliamo tartarughe marine salvate. Siamo presenti in tutta Italia ma anche all’estero, con referenti persino in Africa e America". 

L’evento a Pegli è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il patrocinio del Comune di Genova e il supporto di Amiu, i supporter locali e alcune aziende sponsor. I volontari, circa una ventina, si sono ritrovati per ripulire l’area dalla spazzatura accumulata, non solo plastica, ma ogni tipo di rifiuto abbandonato. Un evento che risuona a livello nazionale in occasione della Giornata dell'Ambiente e degli Oceani, con appuntamenti simultanei in tutta la regione, dove sono presenti.

“Quando si interviene per una pulizia ambientale, l’importante è togliere tutto ciò che non dovrebbe esserci: vetro, ingombranti, ferro, plastica. A Genova, ad esempio, la plastica dev’essere differenziata in modo molto preciso, e spesso quella raccolta non è riciclabile. Ma il concetto alla base resta lo stesso: rimuovere tutto il possibile dall’ambiente”, spiega Italiano.

Anche se l’intervento ha avuto un esito concreto, il dato raccolto invita a riflettere: “È un ottimo risultato perché abbiamo ripulito un’area molto compromessa. Ma allo stesso tempo fa male pensare che ci fossero così tanti rifiuti. Non serve sentirsi dire ‘bravi’, serve che le persone si fermino a pensare ai numeri e capiscano che è necessario non abbandonare nulla nell’ambiente”. 

Le zone da bonificare vengono selezionate in base a segnalazioni dei volontari o a indicazioni ricevute dai municipi: “Spesso ci arrivano segnalazioni dirette o veniamo contattati dagli enti locali che ci suggeriscono delle aree. In base alla situazione valutiamo se intervenire una o più volte durante l’anno”.

Plastic Free non si ferma e il prossimo appuntamento sarà il 21 giugno sulla spiaggia di Multedo, all’altezza della caserma dei Vigili del Fuoco.

E mentre l’associazione continua a crescere in tutta Italia (e non solo), il messaggio resta semplice e potente: prendersi cura dell’ambiente è un dovere costante, non un’eccezione.