Attualità - 26 giugno 2025, 08:00

Verso il 30 giugno, Landini in piazza con CGIL e ANPI. Genova antifascista in manifestazione separata in piazza Alimonda

Come ogni anno, la mobilitazione attraverserà la città per ricordare la Genova che 65 anni fa insorse contro la decisione di far svolgere il congresso del Msi nella città medaglia d'oro per la Resistenza

Verso il 30 giugno, a Genova arriverà anche il segretario della Cgil Maurizio Landini al corteo con manifestazione che come ogni anno attraverserà la città, in ricordo dei fatti del 1960. La mobilitazione 2025 partirà alle 16.30 da piazza Della Vittoria, indetta dal sindacato insieme ad Anpi come ogni anno per ricordare la Genova che 65 anni fa insorse contro la decisione di far svolgere il congresso del Msi nella città medaglia d'oro per la Resistenza. E si annuncia una manifestazione con grandi numeri, la prima dal cambio di amministrazione alla guida di Genova. Ci sarà anche la sindaca di Genova Silvia Salis, che porterà i suoi saluti alla piazza, insieme agli interventi di Igor Magni, Segretario generale della Cgil di Genova, e Massimo Bisca, Presidente dell'Anpi di Genova.
Genova arriva al 30 giugno anche sulla scorta dei fatti del maggio scorso, quando 150 militanti dell'ultra destra si erano radunati per una commemorazione ad Ugo Venturini davanti alla stazione di Brignole, facendo il saluto romano, episodio sul quale è stato aperto un fascicolo dalla procura con l'ipotesi di violazione della legge Scelba. La vicenda aveva scosso la città, avvenuta a nemmeno due settimane di distanza dalla visita del Capo dello Stato per celebrare gli 80 anni della Liberazione e subito prima delle elezioni comunali. E non erano mancate polemiche attorno alla concessione dello spazio ma anche ai rischi per l'ordine pubblico derivanti dal raduno dei militanti di Casapound che avevano fatto a più riprese il saluto fascista.
"Per ricordare i fatti del 30 giugno 1960 e rendergli omaggio, in difesa dei principi contenuti nella Costituzione, a partire dalla pace e dalla centralità del lavoro. La protesta genovese scatenò le reazioni di tante altre città italiane che si sollevarono contro il Governo Tambroni e dove purtroppo si registrarono anche vittime civili. Ma quella mobilitazione portò alla caduta del Governo appoggiato dal Movimento Sociale, erede diretto del partito Fascista, e fu una grande vittoria del Paese e del mondo del lavoro", spiegano gli organizzatori lanciando l'iniziativa e le sue motivazioni: previsto anche un omaggio ai 1.863 caduti partigiani e ai 2.250 deportati morti nei campi di concentramento, con la deposizione di corone sotto il ponte Monumentale.
Sempre il 30 giugno ma in una manifestazione separata anche Genova Antifascista ha lanciato l'appuntamento alla mobilitazione, che si terrà in piazza Alimonda. E che, già dal volantino diffuso via social, ha già messo in moto polemiche. In Regione solo ieri è stato votato a maggioranza, con l'astensione del centrosinistra, un documento di Fdi che "impegna la giunta a condannare con fermezza l’episodio di Sarzana e a dissociarsi dalle immagini raffiguranti Ugo Venturini a testa in giù, affinché venga riaffermato con forza il principio secondo cui la memoria di tutte le vittime dell’odio ideologico e politico deve essere rispettata da tutte le forze democratiche".
Dal collettivo, via social, è arrivata una risposta: "Caro PD, a pochi giorni dal 30 Giugno, a pochi giorni dalla vostra patinata passerella cittadina, insieme ad Anpi e Cgil, non siete neanche in grado di prendere una netta posizione nei confronti di certe ignobili manifestazioni a cui lasciate largo campo in città", scrivono i militanti.
"D'altronde, da sempre, siete parte del problema - prosegue il messaggio di Genova Antifascista - vostra la giunta che ha posizionato la targa del picchiatore Venturini a Brignole, vostri gli iscritti che hanno provato a zittire le contestazioni all'ex sindaco Bucci ogni 25 aprile, vostra la molle ed insignificante opposizione a tutte le scelte anti-proletarie, scellerate e a favore dei soliti noti della scorsa giunta. Noi c’eravamo quella mattina ad opporci a quel gruppetto di fascisti nostalgici col braccio teso che sono un insulto per Genova e per tutti noi che crediamo ancora nel vero antifascismo, quello che si pratica tutti i giorni, nelle strade e non solo di tanto in tanto, preferibilmente a favore di telecamera".
"Nel solco di tutti i martiri partigiani, di tutti gli operai e di tutti i portuali che nel 1960 fecero un’opposizione estenuante al congresso del MSI in piazza De Ferrari, in solidarietà alla resistenza palestinese lunedì 30 giugno alle ore 18 saremo in piazza alimonda per un corteo militante, per ribadire in maniera netta e decisa che Genova è solo antifascista. Nessuna parata nazista - concludono - resterà senza risposta".