Politica - 08 luglio 2025, 17:38

Da Roma primo assist a Bucci per l’allargamento della giunta, Natale (Pd): “Una cosa volgare, una cavolata e la proposta dei sottosegretari è un abominio istituzionale”

Il segretario regionale del partito sul via libera del Senato alla legge: “Una delle prime volte in cui il Pd non è in sintonia con la società”

Davide Natale, segretario regionale del Pd

Dopo il ‘sì’ del consiglio regionale, l’amministrazione regionale ligure incassa anche il primo ‘via libera’ nazionale alla riforma tanto cara al presidente Marco Bucci e che gli consentirebbe di allargare la sua giunta da sette a nove assessori.

Al Senato, infatti, è stato approvato qualche giorno fa la legge proposta dai capigruppo della maggioranza di centrodestra che consentirebbe alle regioni più piccole di aumentare il numero degli assessori. Ora, quindi, manca solo il passaggio alla Camera.
Una proposta che, nonostante vada a toccare anche Regioni amministrate dal centrosinistra, come la Puglia, non va giù ai rappresentanti locali del Partito Democratico, che ha votato contro in consiglio il 17 giugno scorso e, come emerge dalle parole del consigliere regionale e segretario regionale, Davide Natale, è pronto a dare battaglia sia a Genova, sia a Roma.

È una cosa volgare, un errore madornale dal punto di vista politico e una delle prime volte in cui il Pd non è in sintonia con la società - dice Natale alla Voce di Genova nei corridoi del consiglio regionale ligure - parlo con tante persone, mai nessuno mi ha chiesto del numero degli assessori regionali, le priorità sono altre. Sono contento che con il voto di astensione ci siamo lasciati aperti più possibilità e auspico che alla Camera il voto sia diverso”.

E che cosa può fare il Pd ligure? “Stiamo facendo pressioni e speriamo che ci sia un ravvedimento operoso, che si capisca che dobbiamo andare in una direzione diversa - dice Natale, che poi entra nella questione dei numeri e del rapporto tra governo regionale e consiglio - sono fortemente contrario, la Liguria è in una situazione diversa da quella della Puglia dove si mantiene inalterata la proporzione tra consiglieri e assessori. Qui, con la cavolata dell’aumento di assessori, aumenterà il peso dell’esecutivo di fronte a un consiglio regionale che rimarrà uguale: avremo nove assessori con l’aggiunta del presidente”.

E la situazione potrebbe farsi ancora più complicata con l’altro iter caro al presidente Bucci, quello per l’introduzione dei sottosegretari: “Andrà avanti anche con quella pratica, si aggiungeranno anche i quattro sottosegretari. Avremo quindi un esecutivo di 14 persone contro 30 consiglieri. È un abominio istituzionale e, ovviamente, daremo battaglia in parlamento e sicuramente in consiglio regionale”.


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