Attualità - 15 luglio 2025, 15:01

Nasce l’Osservatorio regionale sulle periferie: "Un’azione corale per contrastare disagio e marginalità"

Questa mattina la riunione di insediamento. L’obiettivo è individuare e affrontare i fattori di criticità che caratterizzano le aree periferiche, ed elaborare proposte operative e piani di intervento specifici

Si è tenuta questa mattina, nella sede della Prefettura, la riunione di insediamento dell’Osservatorio regionale sulle periferie, presieduta dal Prefetto Cinzia Torraco. L’organismo, che si configura come articolazione territoriale dell’Osservatorio nazionale istituito presso il Ministero dell’Interno dal cosiddetto Decreto Caivano (decreto-legge n. 123 del 15 settembre 2023), nasce con l’obiettivo di analizzare in modo sistemico e condiviso le fragilità sociali delle periferie liguri, per promuovere strategie di intervento concrete e integrate.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti di vertice delle istituzioni locali: Regione Liguria, Comune di Genova, Corte d’Appello, Forze dell’Ordine, insieme ai referenti territoriali dei Ministeri del Lavoro, Infrastrutture, Made in Italy, Cultura e Istruzione. Presenti anche esponenti della Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, ISTAT, UPI, ANCI, ANCE, Conferenza Episcopale Italiana, sindacati, Forum del Terzo Settore e Comunità di Sant’Egidio.

L’Osservatorio – ha dichiarato Torraco – avrà il compito prioritario di esaminare e interpretare in modo tempestivo i fenomeni di disagio civile e sociale emergenti sul territorio, così da definire strategie di intervento mirate, orientate a una maggiore coesione e inclusione”. Un’attenzione particolare sarà rivolta alla sicurezza, reale e percepita, attraverso un approccio di sistema che coinvolga non solo le istituzioni, a partire dalle Forze dell’Ordine, ma anche la società civile e le sue articolazioni.

Durante la riunione sono state condivise le linee strategiche che guideranno l’azione dell’Osservatorio. L’obiettivo è individuare e affrontare i fattori di criticità che caratterizzano le aree periferiche, promuovendo iniziative per contrastare il degrado urbano e sociale e per favorire uno sviluppo omogeneo dei diversi contesti cittadini.

Le riunioni si terranno con cadenza quadrimestrale e rappresenteranno un momento fondamentale di confronto. Saranno l’occasione per elaborare proposte operative e piani di intervento specifici, pensati per agire su quelle vulnerabilità (sociali, economiche, educative) che troppo spesso costituiscono il terreno fertile per la devianza, in particolare quella giovanile.

L’Osservatorio opererà con composizione variabile, coinvolgendo di volta in volta i soggetti competenti in base alle tematiche trattate. Sul piano operativo, saranno attivati Tavoli tematici, veri e propri gruppi di lavoro, su macroaree di intervento come degrado e sicurezza, disagio giovanile, inclusione sociale, lavoro e fragilità.

Il Prefetto Torraco ha infine ribadito la vocazione regionale dell’Osservatorio: “Grazie alla collaborazione attiva delle altre Prefetture della Liguria, questa struttura rappresenterà uno spazio condiviso in cui esaminare le problematiche delle periferie in un’ottica ampia, estesa all’intero territorio regionale”.

A margine dell'incontro avvenuto oggi in Prefettura dell'Osservatorio delle Periferie, Cgil Cisl Uil Genova e Liguria intendono dare un contributo alla progettazione di interventi rivolti a  coesione sociale, sicurezza e inclusione. "La rete istituzionale deve tracciare la strada per  sviluppare un piano sinergico per contrastare degrado, disagio giovanile attraverso l'inclusione sociale. I  tavoli tecnici serviranno per  analizzare i dati e fare programmazione - spiegano Aurelia Buzzo segretaria Cgil Genova, Paola Bavoso segretaria Cisl Liguria e Roberta Cavicchioli segretaria Uil Liguria - Dopo la pandemia è cresciuto il disagio giovanile ed è mancata l'integrazione sociale, per queste ragioni occorre lavorare su spazi di inclusione, formazione e lavoro. Esiste una  discussione aperta su luoghi della città di Genova attenzionati: Centro storico, Sampierdarena, Sestri Ponente, ma occorre andare oltre e raccogliere dati per mettere in campo azioni a contrasto di  abbandono scolastico e violenza. Lo scopo della rete è proprio quello di agire sulle problematiche individuando misure che favoriscano formazione, percorsi di inserimento occupazionali, creando occasioni e luoghi di aggregazione anche per i minori non accompagnati".
 

Redazione