Chissà quante volte lo sguardo, di sfuggita, si è posato su questi piccoli dettagli che ornano fontanelle e paletti in giro per Genova e non solo senza quasi farci caso.
Forse molte persone lo ignorano, ma le piccole pigne che si trovano sulla sommità di questi elementi di arredo urbano sono certo elementi decorativi che, allo stesso tempo, tramandano la tradizione antica che affonda le sue radici addirittura ai tempi dell’antica Roma.
La pigna, infatti, è da millenni un simbolo di forza vitale e rigenerazione. Per i romani rappresentava l’eternità e la fecondità proprio grazie al pino, un albero sempreverde.
Nel corso dei secoli questo significato si è trasformato in un augurio di salute e abbondanza, arrivando fino alle città moderne.
A Genova, le pigne che abbelliscono cancelli, fontane e colonnine e assumono anche valore protettivo: sono considerati elementi beneauguranti per chi si trova a passare, un segno di accoglienza e buon auspicio per la comunità.
Certo, oltre alla simbologia, le pigne hanno trovato fortuna nell’arredamento urbano anche per l’eleganza della loro forma che, con eleganza, riesce a raccordare gli elementi del paesaggio.
Queste piccole sculture, che ogni giorno si propongono allo sguardo, raccontano una storia lunga secoli, l’eco dell’arte antica e della cultura romana che continua a vivere anche tra le strette creuze genovesi.