"Tutto è cominciato 6 anni fa, un lavoro che ha dato i suoi frutti e partendo da zero siamo arrivati ad avere tutte le leve dal 2012 in giù. Mi hanno chiesto di fare il responsabile del settore giovanile, l'obiettivo principale è lavorare sulla crescita del singolo ragazzo".
Si riparte da qui, dalle parole di Emanuele Rivabella, neo responsabile del settore giovanile del C.f.f.s. Città di Cogoleto Calcio, che nelle ultime ore ha alzato il sipario sulla prossima stagione con la presentazione di staff, allenatori e prima squadra. Un immenso lavoro, partendo da un motto che campeggia anche sulle pagine social della società: "dai più piccoli cerchiamo di promuovere un approccio etico allo sport dove tutto ruota intorno ai bambini".
"Il nostro pensiero va all'ambiente che vogliamo creare - dice Rivabella - crediamo in un approccio legato al gioco, per far sì che i ragazzi apprendano ci vuole tempo e siamo pronti, non abbiamo fretta perché questo si concretizzi".
Martedì sera la presentazione del nuovo responsabile, insieme ai mister e poi prima squadra e l'allenatore, Stefano Granone. Ad assistere il presidente Fabio Tanganelli, il suo vice Alain Bonomo. Novantacinque ragazzi in tutto a formare l'intero settore giovanile del Cogoleto.
Per la prima squadra, spiega Rivabella, "l'obiettivo è quello di fare bene in campo e di essere da esempio per i ragazzi più giovani".
"Tutti i nostri allenatori hanno il patentino dopo corso della Federazione - prosegue - sarà un approccio all’apprendimento attraverso un ambiente sereno, giocoso e gioioso. Abbiamo tutti noi formatori una visione olistica di come creare apprendimento nel giovane calciatore, siamo indirizzati a seguire quello che le neuroscienze ci hanno spiegato in tutti questi anni e vogliamo farlo attraverso una comunicazione positiva nei confronti dei nostri giovani ragazzi".
Ed è in arrivo per inizio stagione anche il nuovo campo, completamente rinnovato. "La cosa stimolante è che stanno rifacendo il campo a 11 - aggiunge ancora Rivabella - dopo l'ultimo allagamento non era più agibile, la prima squadra è stata costretta a spostarsi di campo ma per il paese è fondamentale un campo nuovo. E sottolineo che Davide Perata e Federico Perrone, che hanno iniziato 6 anni fa facendo un ottimo lavoro, continueranno a lavorare qua insieme a me".