Attualità - 26 luglio 2025, 10:50

Genova è la penultima provincia d’Italia per acquisto di beni durevoli: cala il mercato dell’auto, reggono gli elettrodomestici

Lo studio di Findomestic fotografa una provincia in frenata, mentre il resto della Liguria sembra reggere il passo con una spesa complessiva di due miliardi di euro

Un miliardo e 135 milioni di euro. È questa la cifra spesa a Genova nel 2024 per l’acquisto di beni durevoli. A prima vista sembra una cifra considerevole: è il 19° valore assoluto tra le province italiane. Ma non basta a nascondere il dato più preoccupante: la crescita dei consumi si è fermata allo 0,9%, il ritmo più lento non solo della Liguria, ma di tutto il Paese, fatta eccezione per Enna. Una frenata evidente, che si riflette anche sulla spesa media per famiglia: 2.692 euro, in crescita di appena lo 0,8%, quasi trecento euro sotto la media nazionale.
Il rapporto Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, racconta di una città che pare essersi fermata sul piano del consumo. Il dato più eloquente arriva dal mercato dell’auto nuova: a Genova, nel 2024, le vendite sono calate dello 0,5%, fermandosi a 230 milioni di euro. È l’unica provincia ligure in controtendenza. L’usato regge (+6%, 321 milioni), così come i motoveicoli (+0,7%, 94 milioni), ma senza entusiasmare.
Anche sul fronte casa, il segno meno è diffuso. I mobili, che restano comunque la voce più rilevante con 229 milioni di euro, scendono dell’1,7%. La telefonia cala del 3% (107 milioni), l’information technology perde il 3,7% (36 milioni) e l’elettronica di consumo si riduce del 4,3% (29 milioni). Si salvano solo gli elettrodomestici, che crescono del 2,6% raggiungendo quota 90 milioni.

Il confronto con le altre province: Imperia sorprende, La Spezia spende di più
Genova arranca, mentre altrove qualcosa si muove. A partire da Imperia, che nel 2024 guida la ripresa regionale con una crescita dei consumi pari al +4%, la più alta in Liguria. Il traino è rappresentato dalle auto nuove, cresciute del 14,9% (48 milioni), tra le migliori performance d’Italia. Anche l’usato tiene bene (+8,4%, 79 milioni), mentre la spesa media per famiglia è salita a 2.604 euro (+3,9%).
La Spezia, invece, si conferma al primo posto in Liguria per spesa familiare media: 2.929 euro (+2,1%). Il mercato delle auto usate segna un +9,6%, mentre quello dell’auto nuova cresce del 2,4%. In totale, le famiglie spezzine hanno speso 303 milioni di euro in beni durevoli.
Savona resta la seconda provincia ligure per valore assoluto (372 milioni di euro), con un aumento dell’1,6%. Anche qui, bene la mobilità: auto nuove +4%, usate +6,4%, motoveicoli +3%. Tuttavia, è la provincia dove i comparti legati alla casa segnano i cali più marcati: mobili -3,7%, elettronica di consumo -6,1%, IT -8%, telefonia -2,8%.

Cosa sono i beni durevoli
Quando si parla di beni durevoli, si fa riferimento a quei prodotti destinati a essere utilizzati per un lungo periodo di tempo, in genere superiore a tre anni. Non si consumano con un solo utilizzo, ma accompagnano la vita quotidiana delle famiglie per mesi o per anni. Si tratta di beni che, proprio per la loro natura, richiedono un investimento economico importante e sono spesso considerati un indicatore dello stato di salute dell’economia e della fiducia dei consumatori.
L’Osservatorio Findomestic li suddivide in due macro-categorie: mobilità e casa. Nella prima rientrano auto nuove, auto usate e motoveicoli. Nella seconda, tutto ciò che è legato alla vita domestica e digitale: mobili, elettrodomestici, telefonia, elettronica di consumo e information technology (computer, tablet, stampanti). La variazione della spesa in questi settori fotografa l’andamento del potere d’acquisto e delle priorità delle famiglie italiane.
In tempi di incertezza, come quelli attuali, monitorare i consumi di beni durevoli aiuta a capire dove si orientano le scelte delle persone: cosa rinviano, cosa invece ritengono irrinunciabile, quali comparti sono in ripresa e quali restano al palo.

Liguria fanalino di coda in Italia
Nel complesso, la Liguria ha speso nel 2024 2 miliardi e 81 milioni di euro in beni durevoli, posizionandosi al decimo posto a livello nazionale. Ma l’incremento rispetto al 2023 è stato soltanto dell’1,6%, il più basso tra tutte le regioni. Anche la spesa media per famiglia, pari a 2.718 euro, è sotto la media italiana di 228 euro.