Due gazebo danneggiati e una serie di atti che rischiano di interrompere un'attività tra le più frequentate, sulle spiagge del ponente di Genova, dove con fatica si è riusciti a costruire uno spazio per bambini e ragazzi.
Si è svegliata così la Spiaggia dei bambini di Voltri, lunedì mattina: con un danno ricevuto da mano anonima la notte prima e la consapevolezza che uno spazio curato e gestito con amore e impegno era diventato per una manciata di ore una terra di nessuno, da danneggiare e lasciare sfatto e vandalizzato, in maniera quasi scientifica.
Le ferite il giorno dopo si chiamano danni: gazebo per ripararsi dal sole divelti, tubi rotti, orina sulle porte e sulle maniglie, passatoie per l'accesso alla spiaggia dedicate alle sedie a rotelle srotolate e abbandonate. Frutto dell'azione, la notte precedente, di qualcuno che nell'ombra ha voluto danneggiare uno spazio pubblico, per bambini. Non c'era la sera prima, si è verificato poco prima dell'alba e ha lasciato attoniti i gestori, l'Arciragazzi Prometeo, e anche il municipio. Un gesto di sgarbo che ha colpito profondamente i volontari che da anni e con impegno si battono per garantire uno spazio e un servizio aperto a tutti. E ora che gli accertamenti sono in corso, con le denunce che serviranno ad identificare gli autori, all'associazione di volontari non è rimasto altro da fare che rimboccarsi ancora una volta le maniche, per sistemare ed aggiustare quel che si può. Anche il municipio Ponente si è mosso subito, contattata l'area tecnica, con nessuna intenzione di arrendersi.
Il limite "è il senso di cittadinanza e di responsabilità, non il controllo", dicono dall'associazione che gestisce lo spazio.
"Stupisce - aggiunge il presidente del Municipio, Matteo Frulio - e rincresce la cattiveria di fondo ad un gesto simile. C'è già un sistema di illuminazione nella zona ma sconcerta anche il fatto di apparire quasi come un'azione mirata. Verso un'area che non merita questa situazione e questo trattamento".
Se il danno si ripara, "la vandalizzazione delle strutture e di due gazebo della spiaggia dei bambini, se si ripeterà, porterà ad una sola e inevitabile conseguenza. Chiudere. Chiudere tutto", dicono dall'associazione.
"Non solo perché le strutture non reggono ma anche perché non reggiamo noi, che lo facciamo come impegno di comunità - sottolineano i volontari - Siamo forti e siamo convinti di fare bene, almeno di fare il meglio che possiamo per fare bene ma a tutto c’è un limite".
"Non vogliamo passi inosservato - prosegue dal gruppo dei gestori Juri Pertichini, presidente di Arci Ragazzi Pro in Liguria - ma il punto è che si tratta di uno spazio che deve essere sentito come proprio dalla comunità. Questo ha l'aria di un dispetto fatto perché le cose vadano male. Diciamo le cose positive sono la maggioranza ma questo è un atto di cattiveria".
Ad un mese e mezzo dall'apertura la spiaggia dei bambini viaggia su numeri vasti per l'accesso ai servizi, "1500 ingressi di centri estivi e altrettanti di privati, circa 3000-3500 da giugno ad oggi. I numeri di una struttura importante, con una 20ina di ragazzi impegnati, riferimento per 25 centri estivi partecipanti. E 10mila euro anticipati di risorse".
"Non crediamo nella necessità di controllo ossessivo - conclude l'associazione sui suoi canali social - anzi ci opponiamo culturalmente ad esso. Il nostro è un progetto di comunità e vuole essere integrato e gentile nel e per il territorio: non vogliamo multe o militarizzazione di spazi, i nostri regolamenti sono quelli del buon senso, non c’è la lista infinita dei divieti che mettono a posto le coscienze delle strutture burocratiche che scaricano le responsabilità. Ma ovviamente ciò non significa essere ingenui o sprovveduti".