Non si allenta l’attenzione della politica sul progetto della nuova diga foranea di Genova, maxi intervento da oltre 1,3 miliardi di euro. E torna di attualità il possibile impatto ambientale legato al riempimento dei cassoni che in questi mesi sono stati posati e che verranno ‘affondati’ davanti al capoluogo durante la prosecuzione dei lavori.
A portare il tema all’attenzione del consiglio regionale è stato il consigliere Stefano Giordano (M5S), con un’interrogazione che ha visto la risposta da parte dell’assessore Luca Lombardi, su delega dell’assessore alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone.
“Il progetto della nuova diga foranea di Genova è stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) di competenza statale e sono state completate numerose verifiche di ottemperanza alle condizioni ambientali - così Lombardi in risposta all’interrogazione - Regione, unitamente all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, ha partecipato attivamente, fornendo i pareri di competenza, a tutte le citate procedure volte a garantire la compatibilità ambientale dell’opera”. “Relativamente al riempimento dei cassoni - ha aggiunto - Regione, così come Arpal e Asl, ha fornito parere vincolante al Piano per la gestione integrata e circolare dei materiali, con riferimento ai sedimenti dragati nell’area dell’avamporto e dell’imboccatura di Levante e ai massi riutilizzati. Regione ha fornito parere vincolante per l’aggiornamento di tale piano relativo principalmente ai sedimenti provenienti dal dragaggio del bacino di Sampierdarena e ai materiali vergini adottato successivamente dal commissario”.
Lombardi, leggendo la risposta al posto di Giampedrone, ha aggiunto che “appare evidente come da un lato non vi siano stati ad oggi stop tecnici al piano di gestione dei materiali, compresi quelli destinati al riempimento dei cassoni, e, come Regione Liguria era ed è pienamente a conoscenza, delle interazioni ambientali connesse all’utilizzo dei materiali di riempimento dei cassoni, come confermato dai contributi tecnico-istruttori espressi in tutte le fasi procedimenti si competenza”.
“Regione, in collaborazione con Arpal e Asl, ha richiesto puntuali integrazioni, subordinato l’espressione dei pareri al rispetto di condizioni ambientali e sistemi di mitigazione e monitoraggio stringenti, con misure cautelative richieste che mirano a garantire la piena tutela dell’ambiente e la qualità dei corpi idrici marini, nel rispetto del principio di precauzione e delle normative ambientali vigenti”, ha concluso Lombardi.