Sanità - 11 agosto 2025, 15:46

West Nile, riunito il Tavolo tecnico regionale: al via installazione di trappole per individuare altri esemplari infetti

Dopo il ritrovamento, a Staglieno, di un insetto positivo al virus, sono stati disposti anche controlli sugli animali e trattamenti adulticidi e antilarvali nell’area e nelle zone limitrofe. L'infettivologo Bassetti: "Meno di un caso su centocinquanta dà un quadro impegnativo"

A seguito del ritrovamento di un sospetto insetto positivo al West Nile, si è riunito questa mattina il Tavolo tecnico intersettoriale regionale per la prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi che vede coinvolti, oltre a Regione Liguria, Asl 3, Comune di Genova, Università di Genova-Distav. 

Il Tavolo ha deciso le azioni che verranno attuate nelle prossime ore nell’ambito del cimitero monumentale di Staglieno, già oggetto di monitoraggio quindicinale coordinato dal Distav. 

Da oggi saranno installate trappole per esemplari adulti per individuare eventuali altri esemplari infetti. Saranno inoltre cercate eventuali carcasse di uccelli, animali vettori, e, in casi di ritrovamento, saranno consegnate all’istituto zooprofilattico per le indagini del caso. Inoltre, a scopo precauzionale, è stata disposta l’attuazione del protocollo che si attua in caso di ritrovamento di insetto vettore infetto acclarato. 

In base a quanto concordato dal tavolo tecnico, il Comune di Genova effettuerà, nella serata tra martedì e mercoledì, trattamenti adulticidi abbattenti all’interno del cimitero, trattamenti antilarvali, oltre che nel raggio di 100 metri del ritrovamento dell’insetto, come da protocollo, anche nelle aree perimetrali pubbliche del cimitero. Nelle prossime ore, sempre a scopo precauzionale, potranno essere decisi altri interventi.

Sull'infezione da West nile è intervenuto anche il Direttore della Clinica di Malattie inferttive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti: "Ogni giorno si sente di nuovi casi di infezione da West nile che, lo ricordiamo, è trasmessa dalla morsicatura della zanzara culex, che sarebbe poi la zanzara comune - spiega in un video pubblicato sui social -. Credo sia importante, però, dire alcune cose: intanto l'esperienza di chi ha visto tanti casi. Penso che gli infettivologi siano gli esperti su questo argomento. Occorre dire che meno di un caso su 150 dà un quadro impegnativo: stiamo parlando di forme che colpiscono il cervello, quindi danno forme di meningite e di encefalite. La maggioranza dei casi naturalmente più gravi riguarda persone che hanno altri problemi di salute e che sono molto anziane".

" Questo - prosegue - ovviamente non sposta l'attenzione del problema. Quindi bisogna fare di tutto per fare prevenzione. Però non bisogna terrorizzare le persone, perchè qualcuno afferma che non è giusto dire che stanno male soltanto le persone più fragili: è così, stanno più male le persone evidentemente più fragili e su queste dobbiamo focalizzare la nostra attenzione. E dobbiamo fare attenzione - sottolinea l'infettivologo - perché oggi sento dire che bisogna anche sapere quanti sono i casi asintomatici o poco sintomatici. Ma questo non ci interessa: ci interessa, ovviamente, focalizzare la nostra attenzione su quelli che sono i casi più gravi. Ricordiamocelo - conclude Bassetti - perché sennò rischiamo di fare una cattiva comunicazione".
 

Redazione