Avanzano, con tempi più lunghi rispetto al previsto, i lavori di riqualificazione e abbattimento delle barriere architettoniche alla stazione ferroviaria di Pegli. L’intervento, in relazione alla fase 1, dal valore complessivo di seicentotrentatré mila euro, con ulteriori ottantanove mila euro destinati alla sicurezza e circa sessantasette mila alla progettazione, aveva una durata contrattuale di duecentoquaranta giorni naturali e consecutivi e avrebbe dovuto concludersi nel 2024.
Nel frattempo, RFI ha già completato l’innalzamento a cinquantacinque centimetri del secondo marciapiede e di una parte del primo, oltre a opere di ripristino idraulico. Resta però interdetto un tratto di circa 30-40 metri, lato Voltri, in attesa degli interventi di consolidamento della scarpata laterale. La prosecuzione del cantiere è prevista in autunno: "Stiamo operando per proseguire i lavori di innalzamento del primo marciapiede compatibilmente con le esigenze di circolazione, richiedendo in alcuni periodi una limitazione dei treni in circolazione", spiegano da RFI.
Durante l’estate il nodo di Genova è già interessato dalle interruzioni per la realizzazione dei due nuovi binari tra Voltri e Sampierdarena ed è per questo motivo non è stato possibile sovrapporre i lavori di Pegli, che riprenderanno solo nei periodi meno critici per la circolazione.
Il parcheggio antistante la stazione, oggi occupato per metà dall’area di cantiere, sarà parzialmente restituito alla cittadinanza al termine degli interventi. Resterà riservata all’impresa soltanto la porzione necessaria alla costruzione della nuova rampa di accesso al secondo marciapiede, che collegherà direttamente con via Garelli.
Intanto, non mancano le critiche dei pendolari e dei residenti: "Siamo in una situazione in cui hanno tolto il distributore automatico in attesa di rifare la pavimentazione, che hanno completato quasi un anno fa ma il distributore rimane abbandonato nel parcheggio. Allo stesso modo continueremmo a non avere le panchine se qualche mese fa non ci fosse stata quella movimentazione generale. Ma poi il parcheggio ha ben tre cancelli che lo collegano al binario e solo uno è incluso nello spazio del cantiere attuale: perché non aprire uno degli altri due per permettere di nuovo il passaggio?", scrive un cittadino.
Sul fronte della sosta le preoccupazioni riguardano la gestione futura: "E speriamo che, quando riapriranno il parcheggio, sia accessibile a tutti, non che diventi il solito parcheggio degli ultimi anni, privato per chi lascia l'auto per giorni e non si trova mai un posto libero. Che lo dividano in zone, in orario, ma che lascino la possibilità a tutti di poter parcheggiare...". E, inevitabilmente, non manca anche l’ironia: "I lavori si sono adeguati ai ritardi dei treni".