Attualità - 21 settembre 2025, 11:22

Non solo Foce e Albaro, a Casella c’è chi fa i conti con odori molesti dal 2022: ora la Regione vuole vederci chiaro

L’assessore Giampedrone annuncia in consiglio una campagna di monitoraggio sulla qualità dell’aria da parte di Arpal

Casella

Negli ultimi giorni, anche per la concomitanza del Salone Nautico, nella zona della Foce e di Albaro si fa un gran parlare di odori molesti. Ma c’è chi, invece, fa i conti con la stessa problematica da anni.
A Casella la questione fa ormai parte della vita quotidiana dal 2022 ed è ora oggetto di accertamenti formali: Arpal sta svolgendo verifiche sullo stabilimento CO.MAC Srl per accertare il rispetto dell’Autorizzazione Unica Ambientale rilasciata nel 2024 dalla Città Metropolitana. Controlli tecnici (campionamenti a camino, analisi, riscontri documentali) i cui esiti saranno trasmessi agli enti competenti e resi disponibili una volta concluso l’iter previsto, con tempistica indicata per l’autunno.

Dalla documentazione visionata dalla nostra redazione emerge anche un chiarimento sul perimetro dei controlli: quelli annuali” citati in un’assemblea pubblica non sono verifiche svolte da Arpal “per conto” dell’azienda, ma autocontrolli previsti dall’autorizzazione e a carico del gestore. L’Agenzia, invece, effettua controlli propri e indipendenti come verifica esterna del rispetto dei limiti emissivi. È un punto di metodo che distingue le responsabilità del gestore da quelle dell’autorità di controllo.

Il tema è arrivato martedì scorso anche all’attenzione del consiglio regionale con il consigliere Gianni Pastorino (Linea Condivisa - Lista Orlando) ha chiesto alla giunta di garantire dati di parte pubblica (tramite Arpal e Asl) che tutelino la salute dei residenti e, insieme, il diritto dell’impianto a operare nel rispetto delle regole.
L’assessore all’Ambiente, Giacomo Giampedrone, in aula ha ricordato le linee guida regionali del 2020 sugli impatti odorigeni e ha annunciato che Casella sarà inserita nella prossima campagna di monitoraggio della qualità dell’aria curata da Arpal. L’iniziativa produrrà una base di dati sugli inquinanti atmosferici normati utile a inquadrare meglio lo scenario locale e ad orientare eventuali ulteriori approfondimenti.

Vale la pena ricordare che odori e qualità dell’aria non coincidono. Il D.Lgs 155/2010 fissa limiti per alcuni inquinanti (polveri sottili, biossido di azoto, ozono, benzene, monossido di carbonio), su cui la rete regionale misura e pubblica dati. Gli odori, invece, si valutano con strumenti diversi: linee guida, piani di gestione, prescrizioni tecniche sui processi industriali. Per questo, accanto alle campagne sugli inquinanti ‘classici’, possono servire misure mirate: coperture dei cumuli, additivi, ottimizzazione delle temperature di lavorazione, programmazione degli orari.
A Casella, quindi, il percorso è delineato: controlli ambientali sull’impianto in corso, una campagna Arpal in arrivo e la possibilità, qualora emergano criticità, di rafforzare le prescrizioni nell’ambito delle autorizzazioni. I prossimi passaggi riguarderanno gli esiti delle verifiche, l’avvio e la configurazione della campagna, e le eventuali decisioni di Comune, Città Metropolitana e Regione.