Attualità - 23 settembre 2025, 14:30

Emergenza crack nei vicoli, Lodi: "A breve un tavolo tecnico con Asl, enti terzo settore e Regione per azioni concrete"

Centofanti (Riformiamo Genova) segnala l’aumento di sequestri e arresti e i dati allarmanti: "Sta devastando interi quartieri, con gravi conseguenze su cittadini e consumatori"

A Genova cresce l’emergenza legata al consumo e allo spaccio di crack nei vicoli del centro storico. Oggi, durante la seduta del consiglio comunale, la consigliera Maria Luisa Centofanti, capogruppo di Riformiamo Genova, ha evidenziato la gravità del fenomeno: "L’emergenza emersa quest’estate è ormai dirompente e gravosa per gli abitanti della città. A giugno 2025 i Carabinieri della Compagnia di Genova Centro hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nei vicoli genovesi e nell’area del porto antico. Al termine dell’attività, sono state identificate oltre 100 persone, con sei arresti e quattro denunce per spaccio e detenzione di sostanze. Ad agosto più di 100 dosi di crack sono state trovate nascoste nel telaio di una finestra in vico Cembalo. Nei primi giorni di settembre, una maxi-operazione della polizia locale ha portato all’arresto di un cittadino extracomunitario di 25 anni, latitante da oltre tre anni e ritenuto uno dei principali fornitori del centro storico", afferma la capogruppo. 

Centofanti richiama anche i dati della ricerca ESPAD 2024: "La Liguria è quinta in Italia per ricoveri droga-correlati tra i giovani e prima per consumo di sostanze illegali nell’ultimo mese, con il 19,5%, e nel corso della vita, con il 36,5%. Siamo primi anche per consumo di cannabis e al secondo posto per psicofarmaci non prescritti. L’emergenza non è più solo sociale: è una crisi urbana, sanitaria e di sicurezza pubblica. Il consumo di crack e nuove sostanze psicoattive sta devastando interi quartieri, con un impatto drammatico sia sui consumatori sia su chi quei vicoli li vive, li abita e ci lavora. È quindi vitale che il Comune delinei linee di azione concrete per contrastare questa emergenza".

L’assessora al Welfare Cristina Lodi ha annunciato un approccio strutturato e coordinato, sottolineando la volontà di intervenire con concretezza: "Dopo tanti anni torniamo a occuparci di droga, senza uscire dalla demagogia: parlarne non significa creare problemi inesistenti. Finalmente emergono le criticità del centro storico e di altre zone di Genova, e questo dimostra che l’assessorato ascolta i cittadini. Ci sono due linee principali di intervento: prima, le competenze dirette del Comune, con servizi sociali come docce e distribuzione di beni di prima necessità; poi le attività di prevenzione gestite insieme a Regione e Serd, che includono figure sanitarie e supporto ai farmaci. Oggi, con la collaborazione di Asl3 e di tutti gli attori coinvolti, convocheremo nelle prossime settimane il primo tavolo tecnico. L’obiettivo è costruire politiche di riduzione del danno e interventi di prevenzione primaria e terziaria, occuparci di chi è in strada, con stili di vita degradati, e dare fiducia alle persone in difficoltà. Non è beneficienza, ma lavoro professionale sul disagio. Non ci sono bacchette magiche, ma insieme a volontariato, enti del terzo settore e Regione, metteremo in campo azioni concrete e personalizzate, per migliorare la vita dei cittadini e di chi è in estrema fragilità".

"Finalmente si parla di coordinamento e collaborazione con l’Asl, perché non si tratta solo di welfare. Si sceglie di affrontare gli argomenti senza dimenticarli, mettendoci la faccia nonostante le difficoltà. Nessuno pensa che un intervento spot possa risolvere tutto. Apprezzo inoltre che le azioni siano personalizzate e relative al nostro territorio: Genova è diversa da altre città, le persone sono diverse, e le soluzioni devono essere costruite ‘su misura’", sottolinea Centofanti.