Eventi - 06 ottobre 2025, 16:56

Giornate FAI d’Autunno 2025: la Liguria celebra il patrimonio e i 50 anni del Fondo Ambiente Italiano

A Genova saranno visitabili Palazzo Celesia e la Basilica di Santa Maria Immacolata, entrambe in via Assarotti

La Basilica di Santa Maria Immacolata

Sabato 11 e domenica 12 ottobre tornano in tutta Italia le Giornate FAI d’Autunno, l’appuntamento che invita cittadini e visitatori a riscoprire la bellezza del patrimonio culturale e paesaggistico nazionale attraverso aperture eccezionali di luoghi spesso inaccessibili. In Liguria, le sei Delegazioni territoriali e i sei Gruppi Giovani hanno preparato un ricco programma per celebrare il cinquantenario del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, fondato nel 1975 e oggi punto di riferimento per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

“Le proposte di quest’anno - sottolinea la presidente FAI Liguria, Farida Simonetti - raggiungono due obiettivi fondamentali: sensibilizzare e coinvolgere il pubblico nella conoscenza e nella tutela del nostro patrimonio, e sostenere concretamente il lavoro del FAI, che ogni giorno si impegna per la salvaguardia di luoghi unici. In Liguria celebriamo il Cinquantenario con la riapertura, al termine dei restauri, di due luoghi straordinari: Podere Lovara a Levanto e Villa Rezzola a Lerici, che tornano a essere visitabili dal pubblico”.

Le aperture liguri toccheranno borghi e dimore storiche da Ponente a Levante: Rezzo e Cènova, nell’Imperiese, dove arte e tradizione agropastorale convivono nel cuore della montagna ligure; Balestrino, nel Savonese, che per due giorni tornerà ad animarsi con la riapertura del suo borgo abbandonato, inaccessibile da decenni per la franosità del terreno; Villa Gavotti ad Albisola Superiore, autentico capolavoro del rococò italiano con i suoi tre saloni decorati e il giardino all’italiana.

Nel capoluogo ligure, le Giornate FAI d’Autunno 2025 celebrano la Genova dell’Ottocento, l’epoca delle grandi trasformazioni urbanistiche e sociali. Fulcro del percorso sarà Palazzo Celesia, in via Assarotti, simbolo della nuova città disegnata dal piano regolatore di Carlo Barabino del 1825, che aprì Genova oltre le mura medievali verso un modello moderno ed europeo.

Gli affreschi di Niccolò Barabino, ispirati a ideali civili e morali, testimoniano il ruolo educativo che l’arte assume in quell’epoca, mentre la facciata neorinascimentale con porticato ad arcate riflette l’eleganza della borghesia emergente. I visitatori avranno la rara possibilità di entrare in un palazzo solitamente chiuso al pubblico, oggi interessato da lavori di restauro, per riscoprire un autentico gioiello nascosto che custodisce un capitolo cruciale della cultura genovese.

Accanto al palazzo, sarà possibile visitare anche la Basilica di Santa Maria Immacolata, una delle più maestose chiese di Genova, costruita nella seconda metà dell’Ottocento su progetto di Maurizio Dufour. Esempio di architettura neo-quattrocentesca ispirata alla scuola toscana del XV secolo, custodisce tesori d’arte come l’organo di William George Trice, le acquasantiere ricavate da valve di tridacna gigante e il pavimento in marmi rari del 1927. Le visite accompagnate dal FAI permetteranno di accedere ai matronei e alle tribune esterne, da cui si potrà ammirare la chiesa e via Assarotti da un punto di vista unico, scoprendo la storia e le curiosità di uno dei luoghi simbolo della devozione e dell’arte genovese.
 

A Sestri Levante, la Delegazione FAI del Tigullio Orientale aprirà Villa Durazzo (Esedra di Santo Stefano), uno dei complessi più affascinanti e meglio conservati della Liguria. Edificata per volere del doge Cesare Durazzo (1593-1685), la villa domina una vallata che si estende tra il torrente Gromolo e le prime colline, un tempo coltivate a orti, vigne e uliveti.

La dimora unisce in modo armonico la vocazione agricola e quella residenziale: case coloniche disposte ad esedra, collegate alla villa da una scenografica scalinata, il frantoio, il mulino, i boschetti arcadici e i ninfei neoclassici fanno di questo luogo un raro esempio di equilibrio tra natura e architettura. Il percorso guidato condurrà i visitatori lungo il grande viale dei cedri secolari del Libano e dell’Himalaya, fino al casino di caccia – oggi residenza privata – dal cui piazzale, ornato da maestosi filari di canfore, si gode una vista spettacolare su tutta Sestri Levante, dall’Isola alle espansioni urbane del Novecento.

La visita sarà anche un viaggio nella storia culturale della villa, frequentata da personaggi illustri come l’imperatore Giuseppe II d’Austria, Carlo Goldoni, il conte Giacomo Durazzo – direttore generale degli spettacoli imperiali a Vienna – e Clelia Durazzo Pallavicini, pioniera della botanica ligure. Un itinerario che farà rivivere l’atmosfera del Settecento e dell’Ottocento, tra eleganza, natura e memoria storica.

L’assessore regionale alla Cultura, Simona Ferro, ha voluto sottolineare il valore di questa iniziativa: “Le Giornate FAI d’Autunno rappresentano un’occasione unica per riscoprire la nostra storia, i borghi e le eccellenze architettoniche e paesaggistiche della Liguria. Grazie all’impegno dei volontari e dei Gruppi Giovani, cittadini e visitatori potranno vivere esperienze inedite, partecipando attivamente alla tutela del patrimonio culturale e rafforzando il legame con i luoghi della memoria”.

Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione e l’elenco completo dei luoghi aperti in Liguria sono disponibili sul sito ufficiale del FAI: www.fondoambiente.it.


 

C.O.