Cronaca - 12 ottobre 2025, 08:00

Centro Storico, appello sicurezza: già duecento le firme al documento unitario

Ci sarà tempo fino al 26 ottobre per aderire. Spadarotto: "Certe circostanze vanno risolte. Serve una figura tecnica che sia collante tra cittadini, associazioni e amministrazioni"

In poche ore sono diventate più di 200 le sottoscrizioni al documento unitario lanciato ieri da un gruppo di quattro tra associazioni e comitati che hanno sottoposto una lista di quattro punti urgenti per la gestione delle problematiche e delle richieste di soluzione all'emergenza sicurezza in centro storico a Genova. Fino al 26 ci sarà tempo per aderire, con l'obiettivo di formare una posizione unitaria da presentare alle autorità, Comune, Questura, Prefettura. Ma intanto scorre e gira la richiesta di tutela dei quartieri della città vecchia tra lotta allo spaccio, sicurezza, vivibilità, passando per un punto centrale: un commissario per il centro storico.
"Non vogliamo insegnare a nessuno come si lavora, siamo cittadini associazioni, commercianti, residenti, che però pretendono che determinate circostanze vengano risolte" dice Christian Spadarotto, portavoce del Comitato via del Campo e Caruggi. Che sul tema commissario, dopo lunghe settimane di impegno per la recrudescenza di un tema non nuovo ma che ha preso connotati emergenziali, sottolinea come la necessità sia quella di "una figura tecnica che faccia da collante tra cittadini, associazioni e l'amministrazione, perche le deleghe ci sono ma è complesso addossare tutto su un solo referente, come il municipio.Invece serve una figura unica, tecnica, che metta insieme competenze che vanno dal sociale all'urbanistico, al sanitario, per una presa in carico di tutte le tematiche sulle quali si aspettano risposte".
Sulla petizione che sta circolando "mi auguro - aggiunge Spadarotto -  di vedere una risposta duratura e continuativa nel tempo. Sono già più di 200 le sottoscrizioni tra gruppi e singoli cittadini, civ, associazioni comitati e liberi cittadini e dobb ancora pubblicizzarlo. Sicuramente raccoglierà adesioni. I punti vanno per capitoli e titoli, come mettere a terra è compito di chi arriverà ad occuparsene ma il documento ha l'obiettivo di unificare la voce in maniera massiccia in una richiesta ufficiale che prima mai stata fatta in questi termini, tra realtà molto diverse da loro".
A metà strada tra un'estate tra le più complesse per il centro storico, una visita della sindaca, un blitz non più tardi di ieri che ha portato a 20 arresti e 32 indagati per spaccio, la situazione langue e non si possono fare passi falsi. "Ci sono zone che non sono soddisfatte e altre maggiormente monitorate - dice Spadarotto - ma di fondo c'è una disequità di interventi, che risultano zonizzati". Mentre la difficoltà riguarda tutto il centro storico, e una problematica soggetta a 'migrare' da un'area all'altra. Come accade in questi giorni, "se noi nel ghetto percepiamo maggior presenza anche di notte di forze dell'ordine, in San Luca non è così, la strada è più desolata e buia e questo incide sulla percezione di insicurezza. Non per niente quando si parla di sostegno al commercio e bonus affitti ci si immagina aree più presidiate, più illuminate e vissute, a percezione meno buie".
"Sono ottimista - conclude pensando al documento unitario - perché c'è un bel fermento e nella frustrazione generale c'è fermento, che deve prendere un orientamento costruttivo e ci aspettiamo ci sia collaborazione da questa nuova giunta se l'obiettivo è davvero provare a risolvere problemi che non sono nati ieri, che si sono riacutizzati in questi anni. Non è questione politica ma pratica.  Da qui la necessità di interloquire in modo diverso col territorio".