Attualità - 24 ottobre 2025, 08:00

Alla scoperta dei Forti - Forte San Giuliano: da villa settecentesca a fortezza sul mare

Costruito tra il 1826 e il 1836 per la difesa costiera, il Forte domina Corso Italia. Da roccaforte anti-nave a prigione nazifascista, oggi è una Caserma dei Carabinieri e luogo simbolo della Resistenza

Prosegue oggi, e continuerà per tutti i venerdì successivi, ‘Alla scoperta dei Forti’, un servizio seriale de ‘La Voce di Genova’ dedicato a una delle ricchezze più straordinarie del nostro territorio: il sistema fortificato che abbraccia la città dalle alture. Un patrimonio unico, che racconta secoli di storia militare, politica e sociale. Un viaggio tra Medioevo e Ottocento, tra leggenda e realtà, sempre con lo stesso filo conduttore: l’amore per Genova e per le sue eccellenze. Buon viaggio insieme a noi, alla scoperta dei Forti!

Sulle alture che dominano Corso Italia, sorge Forte San Giuliano, una delle più significative espressioni di architettura militare del XIX secolo. 

La sua costruzione, avvenuta tra il 1826 e il 1836, rispondeva alla necessità dell’epoca di proteggere la città dagli attacchi provenienti dal mare, inserendosi nel più ampio sistema difensivo genovese.

Il progetto fu realizzato inglobando l'esistente Villa Soprani, una dimora settecentesca, all'interno di una massiccia struttura militare. Il Forte presenta una pianta rettangolare ed è circondato da un profondo fossato, assente solo sul lato che guarda il mare, difeso da robuste mura a scarpa. La sua posizione sopraelevata garantiva un'ampia visuale sullo specchio d’acqua antistante e sulle rotte marittime, rendendolo, nell'epoca pre-aviatoria, un baluardo in grado di colpire navi nemiche a grande distanza grazie ai suoi cannoni di grosso calibro.

Il Forte, per sua progettazione, era autosufficiente e pensato per una guarnigione significativa: ospitava due grandi caserme e spazi logistici per circa 1200 soldati, oltre a depositi di munizioni e postazioni di artiglieria.

La storia di Forte San Giuliano è legata indissolubilmente alle vicende del XX secolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, con l'occupazione delle truppe tedesche e della Repubblica Sociale Italiana, il Forte fu trasformato in un tristemente noto luogo di prigionia.

Qui furono rinchiusi oppositori politici, partigiani e antifascisti, e il sito fu teatro di tragici episodi di repressione. In particolare, il 29 luglio 1944, si consumò una delle più note fucilazioni, segnando il Forte come un simbolo di memoria civile e della Resistenza genovese.

Dopo la Liberazione, l'uso del Forte è cambiato: è passato alle forze italiane ed è stato adibito a Caserma dei Carabinieri, funzione che mantiene ancora oggi.

Forte San Giuliano non è accessibile, per via della funzione che svolge. In alcune occasioni, tuttavia, è possibile scoprirne la bellezza e la storia.

Attualmente, Forte San Giuliano non è accessibile al pubblico per ragioni di sicurezza legate alla sua funzione attuale. Tuttavia, occasionali aperture straordinarie e iniziative culturali permettono a cittadini e turisti di conoscere da vicino la sua storia e la sua architettura.