Sport - 30 ottobre 2025, 08:00

Il Genoa alza bandiera bianca, Vieira: “Prima volta che non riusciamo a reagire. Fiducia? Preferisco ragionare a mente fredda”

L'allenatore ancora confermato dopo la débâcle con la Cremonese: “Le critiche vanno accettate, ora i più esperti devono aiutare il gruppo a fare un passo in avanti”

Foto Gabriele Siri

Una serata amara al “Ferraris” per il Genoa, sconfitto 2-0 dalla Cremonese e ancora alla ricerca di una vittoria che manca da mesi tra le mura amiche, dalle quali i giocatori sono usciti subissati dai fischi e dai cori che li invitavano eufemisticamente a cambiare mentalità.

E proprio su questo aspetto è stato particolarmente amareggiato nella conferenza post partita il tecnico Patrick Vieira, al netto di una squadra che anche nella disposizione in campo e nell'esecuzione di uno spartito tattico molto ha lasciato a desiderare.

“È stata una partita molto difficile, anche mentalmente - ha spiegato l’allenatore francese -. Coi giocatori con cui abbiamo iniziato, abbiamo provato a essere più aggressivi, ma il primo gol è stato un colpo duro da superare. È la prima volta quest’anno che abbiamo sofferto così tanto senza riuscire a reagire. Oggi abbiamo provato a portare più giocatori in avanti ma non ha funzionato. Il gol dopo tre minuti poi ha complicato la partita. Da lì abbiamo perso organizzazione e disciplina, giocando più con l'emotività che con la testa”.

Sembrano infatti pesare sempre più i numeri tragici infilati finora dai rossoblù, anche nell’interpretazione delle partite da parte dei sedici scesi sul rettangolo di gioco. Ma anche sull’ambiente in generale: “Abbiamo sentito la tensione - ha ammesso l’allenatore - questo ci ha fatto perdere lucidità. C’è voglia di vincere però dobbiamo ritrovare equilibrio e convinzione, mentre sull’aspetto tecnico abbiamo avuto possesso ma perso intensità”.

Insomma, un momento complicato dove la coperta sembra essere sempre più corta da qualunque lato la si giri. Per questo, la via della riflessione sembra essere quella intrapresa. “Dobbiamo accettarlo senza cercare alibi; lavoro e unità saranno le chiavi per uscirne” ha ribadito il tecnico, rimandando anche i discorsi sulla sua posizione: “Se sento la fiducia? Per me non ha senso come domanda a fine partita. Preferisco non reagire a caldo ma analizzare la situazione poi”.

Anche la dirigenza, che appena lunedì aveva confermato la fiducia nel suo mister, si è data ancora del tempo, nonostante ci si sia trovati di fronte a una risposta sul campo simile. Ora la testa dovrà andare tutta a Sassuolo e nel cercare, prima che sia troppo tardi, quei punti che sono ossigeno per migliorare il più possibile una classifica che, al di là del poco raccolto finora, non vede ancora nulla di irrimediabile.

Vieira guarda così alle prossime partite come a una fase decisiva per ritrovare la rotta: “Ci sono ancora diverse partite fino al mercato di gennaio, dobbiamo gestire questo periodo difficile con compattezza. Servono esperienza e responsabilità: abbiamo perso elementi come Badelj, ora i giocatori più esperti devono aiutare il gruppo a fare un passo in avanti”.

Mattia Pastorino


Sei un tifoso? Ti occupi di un club di tifosi? Sei un appassionato di calcio?
Contattaci: daremo spazio ai tuoi pareri, umori e commenti sul Genoa. Scrivi a redazione@lavocedigenova.it