Una segnalazione semplice ma carica di implicazioni: un lettore anziano, residente nel quartiere di Castelletto, ha scritto alla redazione per mettere in luce una situazione che rischia di generare disagio quando entrerà in vigore la nuova politica tariffaria di Amt per la mobilità nella Città metropolitana. Il riferimento è al piccolo ma strategico impianto pubblico di risalita situato in via Crocco che collega la via a corso Magenta: “C’è soltanto l’obliteratrice - denuncia il lettore - ma non una macchina per acquistare il biglietto”.
L’ascensore Magenta-Crocco collega corso Magenta (nei pressi della stazione a monte della funicolare di Sant’Anna) con via Antonio Crocco, nella parte alta di Castelletto. Nei fatti costituisce una prosecuzione naturale della funicolare stessa. L’impianto è pubblico, gestito da AMT a partire dal 1966, e recentemente rinnovato nelle cabine.
Il punto evidenziato dal nostro lettore è questo: chi accede all’ascensore trova la convalida del titolo di viaggio, ma non la possibilità di acquistarlo “in loco”. In altri termini: non esiste una biglietteria o un totem automatico per la vendita del biglietto all’interno o nella immediata prossimità dell’impianto.
Con la modifica della politica tariffaria Amt, che sarà attiva da domani, sabato 1 novembre, cambieranno le condizioni per la gratuità e per i titoli di viaggio e gli impianti di risalita e la metropolitana non saranno più gratuiti per tutti i residenti, salvo alcune condizioni di Isee.
Il lettore teme dunque che domani un passeggero trovi la situazione: “devo acquistare un titolo di viaggio, ma non posso farlo qui”. Questo può generare confusione, ritardi, e per chi ha difficoltà di movimento o è anziano e ha quindi difficoltà a utilizzare l’applicazione per smartphone dell’Azienda, creando così un disagio concreto.
“Domani sarà tutto diverso - spiega - perché fino ad oggi gli ascensori e gli impianti verticali erano gratuiti per i residenti. Ma se scatta la tariffa, io non posso comprare il biglietto qui. Dove lo faccio? Dietro casa non ci sono distributori. E se perdo tempo o faccio marcia indietro, rischio di arrivare tardi o di trovarmi non in regola”.
La segnalazione di un singolo lettore può sembrare circoscritta, ma rappresenta un tassello importante di riflessione sulla complessità della mobilità urbana: non basta cambiare una tariffa o una policy, occorre che l’accesso alla rete sia accompagnato da strumenti adeguati, da informazione e da una distribuzione funzionale dei punti vendita del titolo di viaggio.
Se infatti la gratuità per gli impianti verticali e la metropolitana era fino ad oggi un sollievo per molti, domani la transizione al pagamento renderà ancora più visibile ogni “buco” nell’organizzazione.