Eventi - 10 novembre 2025, 14:40

Cinquant’anni di Scout d’Europa, una festa di memoria, fraternità e impegno civile

Cerimonie, laboratori e giochi al Porto Antico per coinvolgere ragazzi, famiglie e cittadini

Genova ha celebrato nel fine settimana dell’8 e 9 novembre i cinquant’anni degli Scout d’Europa in città, con una grande festa al Porto Antico che ha coinvolto gruppi, famiglie e cittadini. In occasione dell’anniversario, la fontana di piazza De Ferrari si è illuminata di blu e giallo, i colori del fazzoletto del gruppo nautico Genova 1 “Sacro Cuore”, il primo gruppo Scout FSE nato nel capoluogo ligure nel 1975.

L’appuntamento ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche l’occasione per ripercorrere mezzo secolo di attività educativa e di servizio alla comunità. Lo scoutismo europeo, nato nel dopoguerra con l’obiettivo di rinsaldare i legami tra i giovani del continente, trovò a Genova terreno fertile grazie a Giovanna Garzini e Madre Mariella Aluffi, affiancate da don Luigi Berlingeri e padre Vittorio Lagutaine. Da quella prima esperienza prese avvio una storia che ha saputo rinnovarsi nel tempo: nel 1985 la nascita del gruppo Genova 2 “Santa Maria degli Angeli” a Priaruggia, nel 1995 del Genova 3 “San Giovanni Paolo II” a Santa Zita, fino al più recente Genova 4 “Stella Maris” a San Pietro di Pino, in formazione dal 2025. Dal 2018, il Genova 1 ha inoltre assunto la specializzazione di gruppo nautico, una delle poche realtà di questo tipo in Liguria e in Italia.

Il momento centrale della due giorni si è svolto domenica mattina con la cerimonia dell’alzabandiera e il rinnovo delle promesse, alla presenza delle autorità civili, religiose e scout. Tra gli intervenuti, l’arcivescovo di Genova Marco Tasca, il consigliere regionale Matteo Campora, il consigliere comunale Edoardo Marangoni, la presidente del Municipio I Centro Est Simona Cosso, il viceprefetto Stefano Piccoli, l’ufficiale della Capitaneria di Porto Federica Vannucchi e rappresentanti delle principali associazioni scout cittadine, dal CNGEI al Centro Studi Mario Mazza.

Nel suo intervento, monsignor Tasca ha definito questi primi cinquant’anni "il segno di quanto bene sia stato seminato e di quanto ancora si possa fare", ribadendo il valore educativo e sociale del cammino scout. Parole condivise anche dagli altri relatori, che hanno sottolineato il contributo dello scoutismo alla crescita dei ragazzi e alla costruzione di una comunità più solidale e partecipe.

Durante la giornata, il Porto Antico si è trasformato in un grande campo all’aperto con giochi, laboratori, attività nautiche e una mostra allestita in una tenda canadese, dove ex capi e ragazzi di tutte le età hanno potuto rivivere la storia dei gruppi genovesi. Tra le attrazioni più visitate, la Galahad, la “nave-scuola” del gruppo Genova 1, ormeggiata per l’occasione.

Le celebrazioni si sono concluse domenica sera nella cattedrale di San Lorenzo con la messa animata dal gruppo Genova 1 e concelebrata da monsignor Carlo Sobrero, don “Fully” Doragrossa, don Piero Spinetta, don Luca Livolsi, don Franco Buono e don Francesco Mortola. Don Spinetta ha portato gli auguri dell’Agesci regionale, mentre don Doragrossa ha incoraggiato i capi scout e i giovani a proseguire con impegno nel loro percorso educativo, ricordando come il metodo scout resti uno strumento prezioso per la pastorale giovanile e per la formazione civica delle nuove generazioni.

Redazione