Le segreterie provinciali e regionali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL hanno espresso forte preoccupazione per le difficoltà riscontrate nel tentativo di instaurare un dialogo costruttivo con la nuova Giunta in merito alla gestione dell’Azienda A.S.Ter.
A distanza di mesi dall’insediamento, il sindacato denuncia l’assenza di un confronto serio e continuativo su temi fondamentali per il futuro dell’azienda e per la tutela dei lavoratori.
Un primo tavolo interlocutorio, avviato con l’intento di chiarire le modalità con cui la nuova amministrazione intende dare seguito alle dichiarazioni di salvaguardia dell’azienda, non ha prodotto risultati concreti. A peggiorare la situazione, l’annullamento dell’incontro previsto per lunedì 17, che avrebbe dovuto segnare l’inizio di un percorso di trattativa, senza che sia stata fornita una nuova data certa per il rinvio.
Le questioni sul tavolo sono molteplici e urgenti: trasferimenti economici certi, copertura degli stipendi, interventi strutturali sulle sedi aziendali in condizioni precarie, e il ritardo nel trasferimento di unità operative attualmente collocate in container e tensostrutture. A tutto questo si aggiunge il disconoscimento di accordi precedenti che avrebbero garantito maggiori risorse economiche, senza alcuna preventiva informazione alle organizzazioni sindacali firmatarie.
Secondo le OO.SS., è incomprensibile come la Giunta, pur consapevole della gravità delle problematiche, continui a sottovalutare l’urgenza di trovare soluzioni immediate. La mancanza di certezze sul futuro dell’azienda e la dignità dei lavoratori non possono essere rimandate. Il sindacato ribadisce la propria disponibilità a collaborare per il bene di ASTER, ma chiede che venga riconosciuto il proprio ruolo istituzionale e rappresentativo.
La richiesta è chiara: mantenere gli impegni presi e avviare entro la fine del mese un percorso di trattativa continuo, basato su proposte concrete e finalizzato alla sottoscrizione di accordi che possano orientare il futuro dell’azienda nei prossimi anni. Un appello che arriva dalle voci di Barbero, Bregata e Colli, in rappresentanza delle rispettive sigle sindacali, e che attende una risposta all’altezza delle responsabilità istituzionali.