Attualità - 18 novembre 2025, 14:50

Risarcimenti Ponte Morandi, il Comune chiede ad ASPI di dirottare quaranta milioni per il monitoraggio dei viadotti comunali

Il vicesindaco Terrile conferma l'impasse con Autostrade per l'Italia sui fondi destinati alla mobilità. Avviata anche una diffida legale per ottenere un risarcimento aggiuntivo per i danni subiti dall'Ente

Il dibattito sulla sicurezza infrastrutturale e sull'adempimento degli impegni economici successivi alla tragedia del Ponte Morandi torna al centro del Consiglio Comunale, con un’interrogazione del consigliere comunale Marco Mesmaeker (Movimento 5 Stelle), che ha sollevato un'interrogazione riguardo l'inadempienza di Autostrade per l'Italia (ASPI) nell'erogazione dei risarcimenti.

Il Consigliere ha evidenziato come il tema delle manutenzioni sia fondamentale per la città, sottolinendo la presunta mancanza di 40 milioni di euro destinati a Genova. Ha espresso apprezzamento per l'azione della Sindaca, che ha scritto ad ASPI proprio in merito a questi fondi mancanti. Tuttavia, è stata sollevata una critica severa: nonostante gli ingenti finanziamenti ricevuti negli ultimi otto anni, derivanti dal dramma del Morandi e dal PNR, queste risorse non sarebbero state utilizzate in misura sufficiente per affrontare la vera urgenza della città: la manutenzione delle infrastrutture cittadine. "Si è parlato molto di grandi opere, i genovesi ne hanno viste molto poche" ha dichiarato il Consigliere, insistendo sul fatto che ASPI non debba in alcun modo tenere "sotto scacco" il Comune di Genova.

A rispondere è il vicesindaco Alessandro Terrile, che ha ricostruito il quadro degli accordi in essere. “L’accordo risarcitorio iniziale, sottoscritto il 14 ottobre 2021 e approvato dal Consiglio lo stesso mese, prevedeva l'esecuzione di diverse opere, tra cui il Tunnel Subportuale e il Tunnel della Valfontanabuona, oltre a uno stanziamento di circa 100 milioni di euro specificamente per investimenti in mobilità nel Comune di Genova” ha spiegato.

La controversia attuale riguarda una porzione di tale somma. In sede di tavolo di monitoraggio, istituito con un protocollo d'intesa nel 2022, il Comune di Genova ha avanzato una richiesta nel luglio del 2025. L'amministrazione ha chiesto di trasferire circa 40 milioni di euro, originariamente destinati alle opere di mobilità, per finanziare invece il monitoraggio dei ponti e viadotti in ambito comunale.

ASPI, in una prima risposta, ha negato la possibilità di dare seguito alla richiesta, giustificando il rifiuto con l'aumento dei costi stimati per il Tunnel Subportuale, che sarebbero passati da 700 milioni a 1,2 miliardi di euro. Il Vicesindaco ha chiarito che l'Amministrazione respinge tale obiezione. L'accordo firmato nell'ottobre 2021 prevedeva infatti in maniera esplicita che eventuali extracosti delle opere dovessero ricadere sulla tariffazione della concessione, e non dovessero in alcun modo diminuire le risorse stanziate per il risarcimento. 

Nonostante l'impasse iniziale, la trattativa starebbe avanzando, e il Comune si dichiara fiducioso che si possa concludere il trasferimento dei 40 milioni, essenziale data "la vetustà di alcune di queste infrastrutture".

Oltre al negoziato sull'accordo esistente, il Comune di Genova ha intrapreso un'azione legale diretta. Nelle scorse settimane, è stata inviata una diffida formale ad ASPI e ad altre aziende per interrompere la prescrizione processuale. Questa azione mira a ottenere un risarcimento del danno da parte delle persone giuridiche che sono state estromesse dal procedimento penale in corso presso il Tribunale di Genova per accertare la responsabilità del crollo.

L'Amministrazione sostiene un principio fondamentale: l'accordo risarcitorio del 2021 copre i danni patiti da cittadini, imprese e dalla comunità genovese. Tuttavia, esso non è "satisfattivo del risarcimento dei danni subito dal Comune iure proprio”, ovvero le spese effettivamente sostenute dall'ente in quanto tale.

Il Comune intende quindi procedere su entrambi i fronti: garantire l'adempimento completo dell'accordo sui risarcimenti e richiedere un ulteriore ristoro a tutti i soggetti responsabili, sia quelli coinvolti nel processo penale sia quelli estromessi.

Nella replica, il consigliere Mesmaeker ha espresso pieno sostegno all'operato della Giunta e alla diffida. Ha lanciato un appello all'unità del Consiglio Comunale su questa "battaglia sacrosanta".

È stata ribadita l'importanza cruciale del monitoraggio: "Ritengo essenziale che una società come ASPI dia la priorità totale a quello che è il monitoraggio delle nostre infrastrutture". Senza di esso, infatti, non è possibile stabilire le priorità per manutenzioni e rifacimenti. Il Movimento 5 Stelle si impegna a monitorare l'iter, ricordando che le urgenze della città non sono solo le "grandi opere" ma le "piccole opere che fanno sì che tutto il sistema di viabilità, di trasporto pubblico e di sicurezza dei cittadini possa funzionare".


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