Attualità - 19 novembre 2025, 08:00

Quando mani e scienza insegnano a scegliere: Iginio Massari ed Amalia Ercoli Finzi a Orientamenti, due lezioni di coraggio e futuro per i giovani

"Ai ragazzi dico di non perdere tempo, perché è prezioso: se vogliono giocare il risultato non ci sarà" afferma il maestro. "Il mio è l’ultimo mestiere che ha l’umanità per poter sognare. Noi esploriamo nuovi mondi: è questo il futuro che affascina" dichiara la madre dello spazio italiano

La 30esima edizione di Festival Orientamenti ha portato ieri, martedì 18 novembre, sul palco tre figure monumentali del panorama italiano: Iginio Massari, Amalia Ercoli-Finzi e Giovanna Botteri, i tre “dreamers” che hanno rappresentato i filoni tematici dell’evento, Hands, Stem e Human. Al fianco di Botteri, che ha aperto la manifestazione, Massari ed Ercoli Finzi hanno offerto ai ragazzi due lezioni complementari: la disciplina della perfezione e il coraggio della scoperta.

Sempre in equilibrio tra impegno, innovazione e rispetto della tradizione, Iginio Massari non ha parlato soltanto di ricette e tecniche, ma del modo in cui si costruisce il proprio percorso: "Non sono venuto qua per raccontare ma per ascoltare, perché ascoltare mi fa riflettere", ha esordito il maestro. Poi il messaggio ai più giovani: "Quello che posso dire ai ragazzi è che non devono perdere tempo, perché il tempo è prezioso. Se si applicano avranno un risultato, se vogliono giocare il risultato non ci sarà. C’è poca distanza tra la cucina e la pasticceria: la cucina è quanto basta, la pasticceria è quanto serve; perciò c’è base scientifica in ogni cosa". 

Protagonista amatissimo della scena gastronomica italiana, volto televisivo, professionista riconosciuto a livello mondiale, Massari ha raccontato nei dettagli il suo percorso, fatto di studio, rigore e costante desiderio di imparare dagli altri. Padrino 2025 del filone Hands, il sapere delle mani, l’artigianalità come intelligenza applicata, Massari ha ricordato ai ragazzi che la perfezione non è un punto di arrivo, ma un metodo, un movimento costante verso ciò che si può diventare.

"Poter partecipare a Orientamenti è una cosa magnifica. Il messaggio che voglio dare è questo: tutti trovano la loro occasione nella vita, l’importante è saperla cogliere con coraggio, perché senza coraggio non si costruisce nessun futuro", ha detto Amalia Ercoli Finzi, la madre dello spazio italiano, prima donna nel Paese a laurearsi in ingegneria aeronautica.

Madrina 2025 del settore Stem, Ercoli Finzi ha parlato delle difficoltà che ancora oggi incontrano le giovani donne: "Vivere in questo mondo è difficile, ma per le donne è difficilissimo. Abbiamo tutti questi pregiudizi che sono la nostra condanna, il cappio che abbiamo intorno alla gola. I giovani devono essere sicuri di poter raggiungere ciò che vogliono: devono essere preparati, avere competenze e riconoscere l’occasione quando arriva". 

Poi un affondo sul futuro dell’esplorazione spaziale: "Si tornerà sulla Luna: la prima missione è stata nel 2022 e nel 2026 parte la nuova, a maggio. Poi costruiremo una piccola stazione spaziale intorno alla Luna, dalla quale gli astronauti faranno avanti e indietro per esperimenti. È un bel futuro". 

E ancora, sulle missioni verso Marte: "In un comitato dell’Agenzia Spaziale Europea ho fatto scrivere che per andare su Marte servirà un equipaggio di sette persone, quattro delle quali donne: non solo per le loro competenze, ma per capacità nascoste come la gentilezza, che può cambiare il modo di vivere". 

Infine, uno sguardo personale: "Sono stata molto fortunata: ero molto giovane quando ho partecipato al mio primo esperimento. Il mio è l’ultimo mestiere che ha l’umanità per poter sognare. Noi esploriamo nuovi mondi: è questo il futuro che affascina".