Attualità - 24 novembre 2025, 08:00

La Timbila a Genova: il suono dell'UNESCO che rischia l'estinzione in Mozambico

Venâncio Mbande Júnior e Genifa Nhacudime, ospiti di Electropark, raccontano l'arte ancestrale dello xilofono Chopi. La missione: salvare la memoria culturale che "è più famosa fuori che in patria"

A circa trecento chilometri da Maputo, la capitale del Mozambico, continua a ‘risuonare’ una tradizione unica nel suo genere, ancora oggi tramandata di padre in figlio.

È la tradizione della timbila, una sorta di xilofono costruito attraverso una lunga procedura di essiccazione e lavorazione del legno per ottenere il suono tipico di questo affascinante strumento musicale.

In queste settimane, un pezzo di Mozambico sta vivendo a Genova.
Si tratta di Venâncio Mbande Júnior e Genifa Ednicia Micas Nhacudime, ospiti della residenza artistica di Electropark, arrivati grazie a un progetto internazionale che mette in dialogo cultura africana e scenari musicali europei.

Lui è musicista, ricercatore e costruttore dello strumento tradizionale del popolo Chopi.
Lei è una creativa multidisciplinare che si muove fra fotografia, videomaking e produzione di eventi culturali.

Insieme portano avanti il festival Txeka la Mozambique, nato per raccontare e preservare un patrimonio artistico che rischia di scomparire.

Li abbiamo incontrati per parlare del loro lavoro, del loro viaggio e del legame inaspettato tra Genova e il Mozambico.

Quando racconta la timbila, Venâncio non parla solo di musica: parla della sua vita.

Lavoro con la timbila. Faccio parte del festival, ma sono anche musicista e costruttore. Ho imparato da mio padre, e lui da suo padre. È una tradizione che passa nella mia famiglia da generazioni”.

La timbila non è uno xilofono qualunque. È Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, un simbolo del Mozambico meridionale. Ma costruirla è un’arte per pochissimi.

Costruire una timbila è un processo lungo. Prima devi andare nei campi a scegliere il materiale, poi farlo seccare per settimane. Ogni tasto può richiedere quaranta ore di lavoro. E a volte si rompe alla fine, e devi ricominciare tutto”.

Oggi i maestri in grado di costruirla sono pochissimi.

Eravamo tre famiglie. Due settimane fa, quando ero già in viaggio per Genova, è morto uno dei maestri. Ora siamo rimasti davvero in pochi”

Per questo Venâncio non vuole solo suonare: vuole salvare.

Voglio insegnare ai giovani, rendere il nostro festival più forte, creare un archivio, un museo. Preservare ciò che siamo”.

Genifa è una forza creativa. Fotografa, videomaker, editor, scenografa, organizzatrice di eventi: un talento che usa per un obiettivo preciso.

Dobbiamo preservare il patrimonio culturale. In Mozambico molte tradizioni non sono tutelate. Il nostro festival unisce danza, cibo, musica e artigianato: vogliamo far capire alla gente quanto tutto questo sia prezioso”.

Il festival Chekala Mozabi recupera tradizioni poco conosciute perfino in patria. “La timbila è più famosa fuori dal Mozambico che dentro. È assurdo, ma è così. Per questo serve lavorare sulla memoria”.

A Genova, Genifa ha trovato uno specchio interessante.

Non è una grande città come Milano o Roma, ma ha un patrimonio enorme. Genova ti mostra come il passato possa essere conservato con attenzione. Questo per noi è prezioso”

Il confronto con gli spazi italiani le ha rivelato differenze importanti.

In Mozambico è difficile avere pubblico per piccoli eventi al chiuso. Qui ci sono tanti luoghi e tanto interesse. È una prospettiva completamente diversa”.

La loro presenza non è casuale, ma parte di un percorso preciso che vede insieme Electropark Festival, NoOx Worldwide in collaborazione con il progetto Construindo Com A Musica.

Siamo qui grazie a un progetto di Electropark. Lavoriamo insieme per capire come rendere il nostro festival più visibile e sostenibile”. spiega Venâncio.

Genova è diventata un laboratorio: incontri, residenze, scambi, osservazioni.
Nei prossimi giorni visiteranno anche altri centri italiani come Bologna, in un tour dedicato alla produzione musicale.

La loro storia dimostra come il patrimonio culturale possa diventare dialogo, ricerca, scambio.
In un mondo che corre veloce, Venâncio e Genifa portano un messaggio opposto: per proteggere il futuro bisogna ascoltare il passato.

La timbila rappresenta proprio questo: un legame che resiste. E Genova, con il suo mosaico di memorie e stratificazioni, si è rivelata il luogo perfetto per amplificarne la voce.

Isabella Rizzitano