Le polemiche sul Natale a Genova hanno dominato le ultime settimane, concentrate principalmente su due elementi simbolici: il mancato allestimento del presepe nel palazzo comunale e la scelta di allestire l’albero di Natale di plastica a discapito di uno vero. Il centrodestra cittadino ha accusato l’amministrazione di “cacciare il presepe” da Palazzo Tursi, di “cancellare Gesù dal Comune”, accuse che la sindaca Silvia Salis e l’assessora alle Tradizioni cittadine Tiziana Beghin hanno deciso di affrontare solo nelle sedi istituzionali, “senza cedere alle polemiche social”. Le risposte sono arrivate durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi natalizi organizzata questa mattina a Palazzo Tursi, durante la quale la sindaca Silvia Salis ha spiegato di essere “molto colpita dalla faziosità, dal populismo e dal livello becero di queste polemiche: oggi verranno date risposte molto chiare e pesanti, e qualcuno sarà costretto a tornare sui propri passi. Ho letto affermazioni incredibili, come se avessi cacciato Gesù dal Comune di Genova o sovvertito le tradizioni secolari. Bene, possiamo sorridere per i paragoni cinematografici al Grinch, ma vogliamo dare informazioni reali: le fake news della destra hanno un limite. Ricordo che quella che viene descritta come una tradizione cementificata e indissolubile è in realtà una tradizione che, negli otto anni di centrodestra, ha visto il presepe in questo atrio solo due volte, nel 2023 e nel 2024. Il presepe del Comune di Genova, a Palazzo Rosso, ci sarà anche quest’anno e sarà molto ben visibile. Abbiamo anche chiesto a monsignor Tasca di partecipare per benedirlo. Si tratta di polemiche strumentali, che abbassano il dibattito e fanno leva sulla pancia delle persone. Credo che questo sia un modo di fare politica orrendo, e lo è ancora di più quando riguarda questioni religiose. Io sono cattolica, ma questo non c’entra: le istituzioni devono essere laiche, pur rispettando le tradizioni della città e del Paese”.
Il programma natalizio prevede il Villaggio di Babbo Natale a Palazzo Tursi, dove famiglie e bambini potranno partecipare a laboratori e attività legate alla tradizione, e la valorizzazione del presepe di Palazzo Rosso, visibile anche da via Garibaldi per chi non entra nel palazzo. “Invito tutti coloro che in questi giorni hanno discusso sui social a partecipare all’inaugurazione: sarà un momento aperto a tutti i cittadini”, ha spiegato la sindaca.
Anche l’albero di Natale in Piazza De Ferrari è al centro delle attenzioni: “Alcuni temevano che non ci sarebbe stato, come se volessimo ‘spegnere il Natale’. L’albero c’è, è stato donato da Iren ed è bellissimo: alto 16 metri, sarà acceso l’8 dicembre e sono certa che sorprenderà piacevolmente chi aveva dubbi. Ringrazio Iren, che per tre anni ci fornirà gratuitamente albero e luminarie, garantendo un Natale luminoso e di qualità. La Regione, che negli anni scorsi contribuiva, quest’anno non lo farà: ce ne siamo fatti carico senza alcun costo per l’amministrazione.”
Il programma di Natale comprende inoltre Winter Park a Ponte Parodi, Confuego, musica nelle chiese, mercatini, fiere e visite ai musei, con un approccio che unisce tradizione e innovazione e che mira a offrire un Natale diffuso, accessibile e condiviso. “Sono orgogliosa del lavoro di tutta l’amministrazione e degli uffici, che da mesi hanno preparato il programma con scelte innovative e novità. Ringrazio nuovamente Iren per la collaborazione”, ha concluso la sindaca, sottolineando come le scelte comunali siano guidate dalla cura dei dettagli, dalla sostenibilità e dalla volontà di mantenere vive le tradizioni senza cedere a polemiche strumentali.
Anche l’assessora alle Tradizioni cittadine Tiziana Beghin ha chiarito: “Ricordiamo che il presepe a Tursi è stata un’idea introdotta solo negli ultimi due anni della precedente giunta: non esiste quindi alcuna tradizione secolare legata alla sua presenza all’interno del palazzo. La scelta è quella di distinguere la dimensione più culturale e alta delle nostre tradizioni da quella più leggera e popolare del Natale. Da una parte valorizziamo i presepi storici e artigianali nelle loro sedi naturali e negli spazi istituzionali dedicati; dall’altra proponiamo attività più semplici e conviviali, come da sempre accade a Genova, magari con modalità leggermente diverse, ad esempio aprendo le porte di Tursi ai bambini con attrazioni e iniziative pensate per loro. Per quanto riguarda l’albero di Natale e Piazza De Ferrari, abbiamo attivato una partnership tecnica con Iren che ci permette di realizzare un allestimento di grande qualità, con illuminazioni alimentate da energie rinnovabili e un albero molto bello, imponente e riutilizzabile, anche se non naturale. Vale la pena ricordare le polemiche dello scorso anno sui rami ‘riattaccati’ con il nastro: quest’anno avremo un albero esteticamente curato e soprattutto sostenibile, perché la possibilità di riutilizzarlo negli anni è una forma concreta di risparmio e rispetto delle risorse. È chiaro che qualcosa potrà non piacere a tutti, ma non stiamo stravolgendo nulla. Le nostre tradizioni e le nostre abitudini restano pienamente rispettate”.














