Attualità - 05 dicembre 2025, 11:00

Ex Ilva, ore decisive per il vertice di Roma: giornata senza cortei in attesa di risposte sulla continuità dello stabilimento

Prosegue il presidio in piazza Savio. Nicola Appice (Rsu Film Cisl): "Non siamo contro le forze dell'ordine, anzi vorremmo l'appoggio di tutti, compresi i cittadini: non abbiamo interesse a metterci contro nessuno. Stiamo lottando per il posto di lavoro, per l'industria genovese e nazionale: dev'esserci sinergia"

Prosegue senza sosta, per il quinto giorno consecutivo, il presidio dei lavoratori dell’ex Ilva a Cornigliano. Dopo la grande mobilitazione di ieri nel centro cittadino, gli operai sono tornati davanti ai cancelli dello stabilimento, in attesa di capire quale sarà il futuro immediato della produzione.

La giornata ruota attorno all’appuntamento delle 10, quando a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, incontrerà i rappresentanti delle istituzioni locali, il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis, per provare a costruire una soluzione-ponte che consenta allo stabilimento di restare operativo almeno fino a febbraio, termine previsto per la conclusione della gara che assegnerà la nuova gestione degli impianti nazionali.

In questo clima di attesa, anche stamattina gli operai si sono ritrovati come sempre alle 8.30 per l’assemblea nello stabilimento, da cui definire le prossime mosse in base a quanto emergerà dal tavolo romano. Così, alla vigilia dell’ennesimo passaggio decisivo per il futuro dello stabilimento genovese dell’ex Ilva, il delegato Nicola Appice, rsu Fim Cisl, interviene per fare chiarezza sul clima della mobilitazione e sulla posizione dei lavoratori.

Sono giorni di proteste - spiega -, giorni pesantissimi perché pesano anche sulle retribuzioni: sette giorni di sciopero mai fatti per questa vertenza, mai così tanti consecutivi”. Una partecipazione che, sottolinea, merita un ringraziamento: “È doveroso ringraziare tutti quelli che hanno speso energie per venire a fare una buona protesta”.

Appice ci tiene a ribadire un punto chiave che durante l'assemblea di questa mattina è stato affrontato: “Non siamo contro le forze dell’ordine, anzi vorremmo l’appoggio di tutti, compresi i cittadini. Non abbiamo interesse a metterci contro nessuno: stiamo lottando per il posto di lavoro, per l’industria genovese e nazionale. Dev’esserci sinergia”. Ogni episodio che possa essere frainteso, insiste, “ci spiace profondamente”.

Fondamentale anche l’unità tra le sigle sindacali: “Dev’essere una lotta unitaria fra tutti i sindacati. Abbiamo ringraziato dal primo lavoratore davanti alle barricate della polizia all’ultimo in fondo al corteo: è una questione di partecipazione”.

Oggi resta alta l’attesa per l’esito dell’incontro a Roma: “Siamo sempre in sciopero e ovviamente valuteremo sulla base delle risposte”. I presidi continuano, nello specifico quello davanti alla stazione di Cornigliano, dove i lavoratori restano presenti “con i mezzi”, mentre per la giornata non sono previste nuove manifestazioni o cortei.

Appice interviene anche sull'episodio relativo all'occupazione di ieri della stazione di Brignole: “Chiarisco che i binari non sono stati occupati e che la temporanea sospensione è stata una decisione di Ferrovie solo ed esclusivamente per questioni di sicurezza; la situazione è comunque rientrata poco dopo”.