Cronaca - 21 dicembre 2025, 10:26

Minacce di morte svelano l’orrore: arrestato pedofilo a Genova

L'indagine della Polizia, partita da una telefonata al 112 per intimidazioni, ha scoperto una rete di adescamento e sfruttamento di adolescenti, con vittime tra i 12 e i 15 anni. Contestati reati di prostituzione, pornografia minorile ed estorsione

Si è conclusa con l’arresto di un uomo di trent’anni l’indagine della Polizia che ha portato alla scoperta di diversi episodi di adescamento e sfruttamento minorile nel ponente di Genova.

Tutto è partito da una telefonata allarmata al 112 da parte dell’uomo uomo che aveva denunciato di essere minacciato di morte da un quarantenne via WhatsApp.

I controlli degli agenti del Commissariato di Sestri Ponente hanno permesso di ricostruire quanto stava accadendo: l'autore delle minacce era il padre di una studentessa delle scuole medie che aveva scoperto il trentenne, lo stesso che aveva chiamato la Polizia, intento a scambiare messaggi molto espliciti con la figlia.

Approfondendo la matrice delle intimidazioni e scandagliando i contatti del trentenne, coordinati dalla pm Valentina Grosso, i poliziotti hanno scoperto che l’uomo adescava regolarmente ragazzine minorenni attraverso i social network, principalmente Instagram e TikTok.

Il trentenne, il cui nome non è stato divulgato per proteggere le vittime, puntava su adolescenti con situazioni familiari problematiche, e le pagava perché avessero rapporti con lui, talvolta per mesi. Gli inquirenti hanno documentato che in almeno un caso ha consegnato circa mille euro a una minorenne per un anno complessivo di incontri.

Gli incontri avvenivano dopo aver concordato gli appuntamenti online, con l'uomo che prelevava le ragazze alla stazione di Genova Pra’ per appartarsi con loro nella zona degli Erzelli o a casa sua nel ponente cittadino. A casa, aveva installato delle telecamere per registrare tutto.

I file video venivano poi utilizzati come arma di ricatto nel caso in cui le giovanissime decidessero di interrompere la frequentazione. In altre occasioni, l'uomo aveva chiesto alle ragazze di convincere coetanee a riprendere pratiche estreme che avevano interrotto.

L’inchiesta si è sviluppata in due fasi. Una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata notificata ad aprile. Dopo questo primo arresto, la Polizia ha lavorato sulla memoria dei telefoni e delle schede delle videocamere, portando nei giorni scorsi alla notifica di un secondo ordine d’arresto per l'uomo già detenuto. I reati contestati sono, a vario titolo, prostituzione e pornografia minorile (avendo chiesto a un’adolescente di farsi fotografare in pose sessualmente esplicite) ed estorsione.

Le vittime identificate finora hanno un'età compresa fra i 12 e i 15 anni, e i fatti accertati sono avvenuti tra il 2020 e il 2024.

Redazione