Genova - 26 dicembre 2025, 14:27

Il Parco dei Golfi Tigullio e Paradiso è diventato Nazionale, Chiesa: "Ora avanti senza perdere tempo"

Dalla lunga attesa alla svolta storica: il Parco dei Golfi Tigullio e Paradiso entra nella rete dei Parchi nazionali. La soddisfazione del presidente del consorzio dei Golfi: “Per chi ha combattuto pacificamente in tutti questi anni è un’emozione fortissima”

È una notizia che fino a poco tempo fa sembrava quasi impossibile, e invece oggi è realtà: il Parco di Portofino è ufficialmente Parco nazionale. O, come molti preferiscono chiamarlo, il nuovo Parco dei Golfi Tigullio e Paradiso, un soggetto inedito che segna un passaggio storico per la tutela ambientale del Levante ligure.

A raccontare l’emozione di questo traguardo è Stefano Chiesa, già consigliere dell’Ente Parco di Portofino e già presidente del Consorzio dei Golfi Tigullio e Paradiso, che parla senza mezzi termini di un risultato insperato dopo anni di impegno: “Finalmente possiamo esultare e brindare. Sembra un miracolo, davvero. Per chi ha combattuto pacificamente in tutti questi anni è un’emozione fortissima”.

Chiesa tiene a chiarire un punto che, nel tempo, è stato spesso oggetto di polemiche: “Il Parco si chiama Portofino per via del monte su cui si sviluppa, non per il borgo in senso stretto. Non ha bisogno del brand di Portofino per essere unico al mondo: semmai è il contrario. Se qualcuno insiste in polemicucce figlie di provincialismi di bassa lega, lo si può serenamente chiamare Parco nazionale dei Golfi Tigullio e Paradiso”.

La soddisfazione non cancella però la consapevolezza delle difficoltà affrontate e di quelle che restano: “Sappiamo che inizialmente verrà considerato un ‘parco francobollo’. Non importa. La gioia per questa notizia, più che positiva e ormai quasi insperata, supera tutto”. Per Chiesa si tratta di una vera “buona novella”, con l’auspicio che la fase di attuazione burocratica sia rapida e concreta.

Lo sguardo è già rivolto al futuro. Tra gli obiettivi indicati c’è il possibile riconoscimento UNESCO come Riserva della Biosfera e la valorizzazione dell’unificazione tra Ente Parco e Area Marina Protetta, quest’ultima destinata, secondo quanto emerso, a un’ulteriore espansione territoriale. “Dovremo mettere a frutto questa unificazione, che rappresenta una grande opportunità per la tutela integrata di terra e mare”.

Non manca il ringraziamento alle istituzioni e a chi ha lavorato dietro le quinte: “Grazie al ministro e a tutti coloro che in questi anni si sono prodigati senza mai risparmiarsi, mettendoci la faccia pubblicamente. Un ringraziamento particolare va ai giovani ricercatori che hanno dato un contributo prezioso”.

Proprio sui giovani Chiesa insiste con forza: “Il nuovo Parco nazionale ha assolutamente bisogno dei giovani, giovanissimi, sempre più attenti e preparati sulle tematiche ambientali. È fondamentale avviare da subito collaborazioni strette con l’Università di Genova e oltre, e potenziare i canali di comunicazione per la sensibilizzazione ambientale attraverso radio e tv locali”.

Il Parco, nelle intenzioni, dovrà diventare una vera fucina di ricerca e innovazione: dalla riduzione della plastica allo studio delle specie in via di estinzione, dalla tutela del mare e dell’acqua fino alla promozione di stili di vita sostenibili, “adeguati e salutari sia per le persone sia per gli habitat naturali”.

Il messaggio finale è carico di emozione ma anche di determinazione: “Grazie a chi ha creduto e a chi non ha mai mollato, nonostante lo scoramento e le avversità incomprensibili subite nel tempo. Ora speriamo davvero che i tempi di realizzazione non siano biblici. Avanti a tutta, per tutti noi e per il nostro futuro”.

Redazione