E' terminato dopo tre ore di colloqui il vertice sul futuro dell'Ilva al Mise. Hanno partecipato sindacati metalmeccanici, rappresentanti di ArcelorMittal, commissari e viceministra Teresa Bellanova. L'incontro si è focalizzato sulla continuità occupazionale, per chiarire le formalità del passaggio a ArcelorMittal anche dal punto di vista dei contratti. C'è in ballo il transito di migliaia di dipendenti, che deve avvenire nel rispetto del bando europeo, come rimarcato dal commissario Laghi.
La Fim Cisl ha reso noto di essersi impegnata per premere sul mantenimento delle attuali condizioni in termini di anzianità aziendale, di professionalità e soprattutto in termini retributivi, sia per quello che riguarda il contratto nazionale sia per quello che riguarda la salvaguardia di quanto previsto dal contratto di secondo livello sottoscritto nel 2010.
I prossimi tavoli sono fissati per il 13, il 20 e il 23 aprile.
"Ennesimo incontro inutile", commenta il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro: "Per il governo trattare significa tagliare tutte le voci variabili dello stipendio. E' un governo che sta abbandonando la nave e non vogliamo impiccare i lavoratori".
Al termine dell'incontro al Mise, la viceministra allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, ha twittato: "Il confronto su #Ilva continua con responsabilità. Abbiamo convocato i prossimi incontri per il 13, 20 e 23 aprile. Il Paese sta vivendo una fase complessa, ma guai a non pensare prima al destino dei lavoratori e delle persone".