Aumentano i tratti autostradali controllati dai nuovi sistemi tutor. Lo scorso 27 luglio, erano stati riattivati 22 tratti dopo lo spegnimento su tutta la rete di Autostrade per l’Italia, ordinato dalla Corte d’Appello di Roma, per via di una disputa legale persa con l’azienda Craft (leggi QUI).
Oggi, dunque, se ne aggiungono altri undici, in otto autostrade diverse della penisola, per un totale di 290 chilometri. Tra questi, due dispositivi in Liguria: sulla A10 fra Albisola e Celle Ligure in direzione Est e sulla A26 Voltri-Gravellona Toce, fra Masone e Massimorisso in direzione Sud.
A determinare il funzionamento dei nuovi tutor, la tecnologia denominata SICVe-PM, sistema informativo per il controllo della velocità con tecnologia PlateMatching che non si basa esclusivamente sulla lettura della targa (metodo che spesso poteva portare alcune difficoltà ad esempio nel caso in cui alcuni numeri o lettere della stessa erano deteriorate o in caso di targhe straniere), ma riesce a "tradurre" i caratteri della targa e gli eventuali altri simboli presenti in un nuovo alfabeto di dimensioni ristrette, raggruppandoli per classi di similitudine le quali hanno bassa probabilità di essere confuse tra loro.
In pratica il PlateMatching si basa su di un approccio statistico caratterizzato dalla bassa probabilità di confondere due veicoli in transito in un determinato tratto stradale/autostradale in un breve e ben determinato arco temporale consentendo una maggiore efficienza ma tutelando al contempo la privacy degli automobilisti.