Eventi - 15 marzo 2019, 16:00

Truffe agli anziani: l'incontro col vicequestore di Genova

“Truffe Alert! Consigli per difendersi da truffe e raggiri” èl’incontro con il vicequestore di Genova Alessandra Bucci, organizzato dall’Associazione 50&Più – Genova giovedì 21 marzo alle ore 15, nel salone di rappresentanza del Circolo Unificato dell’Esercito

Truffe agli anziani: l'incontro col vicequestore di Genova

“Truffe Alert! Consigli per difendersi da truffe e raggiri” è il titolo dell’incontro con il vicequestore di Genova Alessandra Bucci, organizzato dall’Associazione 50&Più – Genova e in programma giovedì 21 marzo alle ore 15, nel salone di rappresentanza del Circolo Unificato dell’Esercito (via S. Vincenzo 68, Genova), a ingresso libero.

L’intervento del vicequestore di Genova consiste in un’analisi aggiornata sul fenomeno dei reati predatori di cui soprattutto sono vittime gli anziani e le persone che vivono sole, soggetti spesso privi di una rete sociale di riferimento, quindi considerati facilmente condizionabili. Si va dalle truffe online, alle richieste dei finti dipendenti di enti pubblici o società fornitrici di servizi (Inps, Enel, Carabinieri), alla simulazione dell’incidente stradale, recente variante del raggiro. La conferenza prevede l’esposizione di consigli pratici per opporre le difese più efficaci ai malintenzionati in grado di mettere in atto strategie psicologiche molto raffinate e sempre nuove.

Il loro primo obiettivo, infatti, è abbattere le normali barriere che tengono lontani gli sconosciuti portatori di richieste impreviste e non annunciate, producendo un senso di imbarazzo che prende il sopravvento sulla consapevolezza di essere di fronte a un malvivente. Vanno inoltre sottolineate le conseguenze psicologiche sui soggetti caduti vittime di questi raggiri, spesso ingiustamente accusati di ingenuità anche dai propri familiari, amplificando il senso di colpa e di inadeguatezza in cui a lungo si deprime la quotidianità di chi ha subito un reato.

Occorre quindi sensibilizzare anche i familiari e le persone vicine alle vittime, affinché queste ultime siano rassicurate e possano godere della solidarietà sociale senza essere travolte senza motivo da una colpevolizzazione secondaria, foriera di un trauma ulteriore.

Chi approfitta della fiducia e della fragilità altrui per commettere un reato predatorio commette un atto odioso e psicologicamente invasivo che genera una paura persistente in chi lo subisce. Un aiuto decisivo può venire dall’informazione, anche grazie alla quale secondo gli ultimi dati i reati predatori sono diminuiti. Conviene non abbassare la guardia.

Comunicato stampa

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