Si apre il ‘caso’ degli sfalci, su un po’ tutto il territorio del Municipio VII Ponente che, tanto per ricordarlo, ricopre un terzo, a livello di superficie, di tutto il Comune di Genova.
Ed è un caso piuttosto spinoso e complesso, visto che testimonia alla perfezione, purtroppo, l’ormai progressivo sfilacciamento creatosi tra l’ente di piazza Gaggero a Voltri e gli uffici centrali di Tursi. Il tutto in barba a un decentramento, non solo di finanza ma pure di competenze, che sarebbe dovuto andare avanti, nel corso degli anni, e invece pare tornato tristemente indietro. Il tema degli sfalci, come in generale quello delle manutenzioni, è piuttosto indicativo, perché si è andati in una direzione opposta rispetto a quella suggerita dalla logica.
Dovrebbe, cioè, essere l’ente più prossimo sul territorio di competenza, e quindi con la miglior visuale della situazione, a indicare in quali punti intervenire, e con che ordine di priorità. Invece, gli sfalci sono stati ‘centralizzati’. Se ne occupa, a livello generale per tutta la città, un apposito ufficio presso il Matitone: il contatto con i Municipi c’è, ma a volte neppure troppo continuativo.
Il risultato? È sotto gli occhi di tutti: strade piene di erbacce, degrado, disagi un po’ per tutti, da Pegli a Voltri, specie nei quartieri collinari. Specie nelle zone più popolari.
Matteo Frulio, assessore municipale ai Lavori Pubblici, analizza la situazione con calma, ma mostrando comunque il suo disappunto: “Questo modo di lavorare non lo condividiamo. Non è che il Comune non faccia le cose. Semplicemente le fa senza coordinarsi con i Municipi. È qui che si crea il cortocircuito. E gli sfalci lo dimostrano”.
Secondo Frulio, “in certe zone del VII Ponente non esistono, praticamente, più i marciapiedi. Eppure, se si chiama Aster, l’azienda che si occupa delle manutenzioni per conto del Comune di Genova, ci si sente invece rispondere che è tutto a posto. I primi sfalci sono stati fatti a giugno. Nel frattempo, è trascorsa tutta l’estate. Tursi segue delle tabelle, in ordine delle priorità che risultano a loro. Ma se non hanno il polso a livello territoriale, non penso che le loro tabelle siano attendibili”.
La situazione peggiore, secondo Frulio, “è in via Buffa, in via 2 Dicembre, in via Ungaretti, in via delle Fabbriche. In via Buffa, in particolare, le erbacce sono nelle vicinanze di due scuole, con tutti i disagi che si creano per chi deve passare sui marciapiedi. A Multedo, per salire a Monte Oliveto e in via Antica Romana, incontriamo altre ‘foreste’. Così non funziona. Senza fare nessuna polemica, invito il nuovo assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Pietro Piciocchi, a rivalutare il modo di operare. L’accentramento sulle manutenzioni porta solo problemi, invece di risolverli come dovrebbe”.
Tra i più solleciti a segnalare spesso questi disagi c’è anche Filippo Bruzzone, consigliere municipale di A Sinistra al VII Ponente. “Sono d’accordo, l’accentramento non funziona. E spesso ci si sente rispondere dagli uffici che va tutto bene. Le volte che rispondono. In particolare, da segnalare al Cep: ci sono strade in pieno degrado. Noi consiglieri non molliamo la presa, ma lavorare così è veramente complicato. E le persone, qui a Ponente, hanno sempre più la sensazione di un Comune lontano da loro, e che non si prende cura delle loro richieste”.