Politica - 18 febbraio 2020, 16:50

“Caso Fulgis, la regione se ne lava le mani per non scontrarsi con Bucci”

Rossetti e Lunardon (PD): “Rette più che raddoppiate, a rischio il futuro di Deledda e Duchessa”

“Caso Fulgis, la regione se ne lava le mani per non scontrarsi con Bucci”

“Caso Fondazione Fulgis: la Regione Liguria se ne lava le mani – s’apprende da una nota dei consiglieri regionali del PD ligure Pippo Rossetti e Giovanni Lunardon – e abdica alla sua funzione istituzionale per non scontrarsi con la maggioranza di centrodestra in Comune e in particolare col sindaco Bucci: è questa la sostanza della risposta fornita in Consiglio regionale dall’assessora Ilaria Cavo ad un’interrogazione del Pd presentata dal consigliere Pippo Rossetti nella quale si chiedeva alla Giunta quali azione intendesse intraprendere per evitare l’insostenibile aumento delle rette e quindi la progressiva riduzione delle attività della Fulgis”.

“Cavo – prosegue la nota – ha chiarito che la Regione non è interessata a sostenere la Fondazione, ma il rischio che ci sia una contrazione dell’offerta formativa della Fulgis a seguito del calo degli iscritti è assai concreto visto che le rette in molti casi sono più che raddoppiate passando da 400 a 950 euro l’anno per la fascia da 20.000 euro di Isee, da 600 a 1.425 per i redditi da 30.000 euro e da 700 a 1.900 per quelli da 40.000 euro”.

“La Fondazione Fulgis propone da sempre un’offerta formativa articolare e di qualità – conclude la nota – ed è evidente che la Regione può intervenire concretamente per sostenere il Comune e garantire un aiuto economico alla Fulgis: se ciò non avviene vuole dire che non ha intenzione di farlo ed in questo modo si rischia di mettere in seria discussione il futuro di due istituti come Deledda e Duchessa di Galliera”.


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