Politica - 19 febbraio 2020, 18:50

Rifondazione Comunista con Non Una Di Meno: “Si lotta l’otto marzo, si sciopera il 9 marzo”

L'attacco di Rifondazione alla Cgil: "Rifondazione Comunista si unisce alla richiesta di Non Una di Meno e di molte iscritte alla CGIL, affinché lo sciopero del 6 sia spostato al 9"

Rifondazione Comunista con Non Una Di Meno: “Si lotta l’otto marzo, si sciopera il 9 marzo”

"L'anticipazione dello sciopero della Scuola, indetto dai Sindacati Confederali della scuola e da Gilda e SNALS, dal 17 al 6 marzo, in particolare sul problema del precariato, ci appare una scelta sbagliata perché entra, oggettivamente, in rotta di collisione con la sciopero internazionale proclamato dal movimento “Non Una di Meno” per il 9 marzo", scrivono in una nota stampa Loredana Fraleone, responsabile Scuola Università e Ricerca di Rifondazione Comunista e Rosa Rinaldi della segreteria nazionale del partito. 

"Una data decisa da tempo e che ricorre, già da qualche anno intorno a l'8 marzo, che impegna, ancora una volta, il movimento contro la violenza sulle donne e contro le discriminazioni - si legge ancora nel documento -. Nonostante l'impegno, assunto subito dopo la sua elezione, da parte del segretario della CGIL di discutere sulle proposte del movimento e prendere una decisione sull'adesione allo sciopero successivo, non è stata aperta all'interno della CGIL nessuna discussione al riguardo. Arriva invece l'indizione dello sciopero per il 6 marzo della scuola a ridosso della data da tempo decisa da Non Una Di Meno, uno sciopero che indebolisce entrambi i fronti, in una situazione in cui la condizione precaria del lavoro, che tocca tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori si inserisce in un quadro di crescente violenza contro le donne, di femminicidi, di omofobia".

"Rifondazione Comunista si unisce alla richiesta di Non Una di Meno e di molte iscritte alla CGIL, affinché lo sciopero del 6 sia spostato al 9, per ricomporre nel conflitto ciò che nella società è unito e rispondere così alle istanze di un movimento che attraversa le frontiere in nome della libertà e dell'uguaglianza", concludono Fraleone e Rinaldi.

 

Redazione


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