Attualità - 03 marzo 2020, 12:43

Meme e videoparodie ‘virali’: così i social esorcizzano la paura del coronavirus [FOTOGALLERY E VIDEO]

Dalla Regina Elisabetta unica sopravvissuta a Ciro e Genny di Gomorra trafficanti di Amuchina, il virus scatena la fantasia della Rete

Meme e videoparodie ‘virali’: così i social esorcizzano la paura del coronavirus [FOTOGALLERY E VIDEO]

L’ìronia è, da sempre, l’arma migliore a disposizione dell’uomo per esorcizzare ciò che – a torto o ragione – più ci spaventa. E pertanto logico che, in queste giornate in cui l’argomento più dibattuto tra la gente è il coronavirus, si moltiplichino esponenzialmente anche le battute e i ‘meme’. Ovvero immagini che, ‘raccontando’ con ironia temi di grande attualità, si diffondono molto rapidamente sui social network e attraverso app di messaggistica come WhatsApp e Telegram.

Navigando sul web, chiunque può immediatamente constatare come, nello specifico, i meme sul coronavirus (e argomenti correlati) abbiano scatenato fantasia e ironia degli utenti. Si va da chi ‘prende di mira’ i politici come Berlusconi e Salvini ai molti che ironizzano sul costo esorbitante dei disinfettanti venduti sul web, senza dimenticare l’immarcescibile Regina Elisabetta II.

MEME, MA NON SOLO... 

Ma la creatività dei social non si limita alle 'sole' immagini, poiché il binomio coronavirus-Amuchina ha ispirato anche la fantasia del collettivo ‘The CereBros’ – social factory che si occupa di ideare, produrre e distribuire contenuti video sui principali social network e piattaforme multimediali – che ha realizzato il video ‘CoVmorra’.

Una parodia della ancor più celebre ‘Gomorra’ nella quale Ciro (qui interpretato da Berardino Iacovone) e Gennaro (Gianmarco Esposito), anziché trattare carichi di cocaina, trafficano per l’appunto enormi Amuchina. Sancendo il patto con una stretta di mano ma, ovviamente, non prima di averle igienizzate per bene poiché di questi tempi “nun se po mai sapé”.

Il video, pubblicato sul Canale Facebook ufficiale del Collettivo, a poche ore dalla pubblicazione ha superato le 700mila visualizzazioni social e quasi raggiunto le 13.000 condivisioni Facebook. Oltre a venire ampiamente condiviso anche su WhatsApp e Telegram: un successo multimediale che l’ha trasformato in un vero e proprio “fenomeno”

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