"Consentiteci di chiudere i cantieri", il messaggio di Filippo Delle Piane, presidente ANCE Genova alle Istituzioni locali e al Governo

"Con grande senso di responsabilità, ci troviamo costretti a chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza, perché è impossibile assicurare le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dell'11 marzo", scrive Filippo Delle Piane, presidente di Ance Genova attraverso una nota stampa.

"Abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile per non fermare la produzione del nostro comparto, anche per sostenere l'economia del nostro territorio, ma è ormai chiaro che le imprese non sono più in grado di proseguire senza esporre lavoratori e collaboratori a rischi non gestibili - prosegue Delle PIane -. Dobbiamo prendere atto che il lavoro in cantiere non è sempre conciliabile con le nuove disposizioni stabilite nell'ultimo provvedimento per la piena tutela della salute dei lavoratori, impegno imprescindibile per ogni imprenditore. Peraltro, alcuni cantieri in città hanno già dovuto chiudere a causa dell’impossibilità di reperire i dispositivi di protezione individuale, di assicurare in sicurezza i servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai o di ricevere le forniture. In molti casi sono i committenti e i coordinatori per la sicurezza che prendono atto dell’oggettiva impossibilità dell’impresa di proseguire le lavorazioni nel rispetto delle misure di contenimento e ordinano la sospensione dei lavori".

"Ma la situazione è generalizzata e non può essere gestita con iniziative singole e non coordinate: chiediamo alle istituzioni un provvedimento immediato e urgente che permetta di sospendere tutti i cantieri e garantisca il ricorso alle misure di sostegno per i lavoratori e le imprese, a partire dall’ampliamento dell’accesso agli ammortizzatori sociali - conclude il presidente di Ance Genova -. Chiediamo alle Istituzioni locali, e in particolare al Presidente della Giunta Regionale, Giovanni Toti, di farsi portavoce presso il Governo della necessità di intervenire con urgenza per inserire queste misure, sollecitate anche dalla nostra Associazione nazionale, nel prossimo decreto".