Politica - 13 marzo 2020, 15:36

Coronavirus, le richieste della Liguria alla ministra Bellanova per agricoltura e pesca

Mai: "Settori che stanno subendo importanti perdite perché gli ordinativi sono fermi o subiscono strettissimi controlli alle frontiere"

Coronavirus, le richieste della Liguria alla ministra Bellanova per agricoltura e pesca

L'assessore regionale ad Agricoltura e Pesca Stefano Mai ha avanzato alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, delle richieste precise in supporto dei settori agricolo e ittico a fronte della pandemia di coronavirus: "In questi giorni – ha dichiarato Mai – con i rappresentanti delle categorie agricole stiamo monitorando attentamente la situazione aggiornandoci di ora in ora, i settori dell'agricoltura e della pesca stanno subendo importanti perdite perché gli ordinativi sono fermi o subiscono strettissimi controlli alle frontiere".

"Sto portando avanti – continua Mai – un costante confronto coi produttori, chi lavora nella filiera alimentare oggi compie un vero e proprio servizio civile perché prosegue la sua attività in modo da assicurare approvvigionamenti a tutto il Paese: a fronte di ciò non si può pensare che settori strategici e di massima eccellenza mondiale siano penalizzati. Ho posto una serie di richieste ben precise alla ministra Bellanova indirizzate a sostenere i due settori, si tratta di soluzioni che vanno dalla cassa integrazione in deroga per i lavoratori, allo stanziamento di contributi a fondo perduto per chi, come nel caso delle aziende ortofrutticole e florovivaistiche, sarà costretto ad eliminare la merce invenduta".

"Tra le richieste che ho formulato – precisa Mai – ci sono anche l'anticipo e la maggiorazione fino all'85% dei contributi del programma di sviluppo rurale sulle misure a superficie; lo slittamento del pagamento dei contributi previdenziali per dipendenti ed impiegati agricoli; concreti aiuti per gli agriturismi e gli ittiturismi; lo slittamento o la sospensione dei mutui per le aziende di settore; l'attivazione della misura assicurazioni del piano di sviluppo nazionale che potrebbe dare la possibilità d’intervenire in caso di calamità, ma anche di crisi di mercato".

"Ho anche avanzato – conclude Mai – la richiesta di realizzare una campagna nazionale di promozione, ma soprattutto d’informazione, circa la certezza e sicurezza alimentare del made in Italy: i nostri prodotti non sono veicolo di contagio e questo deve essere ben chiarito nei Paesi europei ed extraeuropei, visto che alcuni pare non vogliano far entrare in Italia i loro trasportatori per timore che si contagino".

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU