Attualità - 25 marzo 2020, 15:36

Coronavirus: come tutelare il benessere degli animali da compagnia in un momento di emergenza

Moschi: "Chiunque sia impossibilitato durante l’emergenza a rispondere ai suoi bisogni può attivare i servizi veterinari pubblici delle Asl"

L’appello del 19 marzo lanciato dalla Protezione civile che invitava i cittadini a non abbandonare gli animali è stato accolto anche in Liguria dove per fortuna ad oggi non si registrano incrementi dell’inqualificabile fenomeno dell’abbandono di animali che peraltro costituisce un reato penale: «Ad oggi non vi è alcuna evidenza scientifica – chiarisce Roberto Moschi, responsabile del servizio di veterinaria di Alisa – che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, possano diffondere il coronavirus. Per prudenza si raccomanda comunque di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche anche dopo il contatto coi nostri animali. Chiunque sia impossibilitato durante l’emergenza a mantenere il proprio animale domestico e a rispettarne il benessere attraverso le cure, l’alimentazione e che non sia in condizione per comprovate necessità di rispondere ai suoi bisogni può attivare i servizi veterinari pubblici delle Asl che interverranno affinché agli animali sia garantito un adeguato ricovero, seppur temporaneo, fino alla restituzione al proprietario”.

“Il Comune di pertinenza – conclude Moschi – in collaborazione coi servizi veterinari competenti per territorio provvederanno al ricovero, alla custodia e all’affido temporaneo; qualora in questi giorni il vostro amico a quattro zampe dovesse lasciarvi è possibile contattare i servizi veterinari della Asl di riferimento che provvederanno al ritiro delle spoglie del vostro animale per l'invio alla termodistruzione in condizioni di sicurezza».

Redazione