"Apprendiamo che l'azienda - scrive il referente regionale dell'Italia dei Valori Domenico Capezzoli - invia una lettera per la cassa integrazione che partirebbe dal 18 Maggio al 21 giugno, per 5 settimane , ma non ce ne sono le motivazioni. Condividiamo continua Capezzoli, la preoccupazione dei sindacati e dei lavoratori che dicono".
“Siamo arrivati ad avere 650 lavoratori su 1001 in produzione ma oggi abbiamo scoperto che, senza un motivo comprensibile, si torna a circa 450 con tutti gli altri in cassa integrazione - aggiunge Capezzoli -. E’ inaccettabile prosegue l’esponente del partito, che si vada in cassa integrazione quando il lavoro c’è, subendo un taglio salariale consistente. Facciamo presente che ArcelorMittal usa i soldi pubblici per tornaconti finanziari senza rispettare le regole e i lavoratori. Bene lo sciopero, ma non basta, anche noi conclude Capezzoli presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica di Genova, perché crediamo che qualcosa non vada".