Nelle regioni del nord-ovest d’Italia, Liguria compresa, il 72% della popolazione afferma di conoscere il concetto di sostenibilità e il 24% delle persone considera ambiente e territorio una priorità, al terzo posto dopo mobilità (45%) e occupazione ed economia (31%). È quanto emerge da dati Ipsos riferiti al 2019, che mostrano anche come i residenti del nord ovest si sentano nel 2020 più esposti ad alcuni rischi di tipo economico rispetto al resto del Paese. In particolare i motivi di preoccupazione sono l’aumento del costo della vita (citato dal 47% delle persone del nord ovest rispetto al dato nazionale del 41%), il reddito incerto e la situazione economica difficile per i figli o i nipoti (36% contro il 33% a livello nazionale) e l’incapacità di mantenere nel tempo il proprio tenore di vita (28% contro il dato nazionale del 24%). Percezioni che crescono ulteriormente nel difficile momento post emergenza sanitaria. È dunque più che mai fondamentale oggi essere resilienti, adattandosi alle nuove situazioni e affrontando i cambiamenti senza fermare lo sviluppo.
Un'importante occasione di confronto sulle sfide future e sulle strategie per fronteggiarle è quella promossa da ll Salone della CSR e dell’innovazione sociale, la più importante manifestazione in Italia dedicata ai temi della sostenibilità, che fa tappa a Genova per un incontro su Resilienza trasformativa e voci plurali. Il dibattito sarà incentrato sullo scambio di esperienze tra i vari soggetti, con particolare attenzione alla capacità di innovazione e di cooperazione.
L'evento, che racconta I volti della sostenibilità del territorio, sarà trasmesso in diretta streaming martedì 23 giugno 2020 dalle ore 10 alle ore 11.30, sulla piattaforma Webex messa a disposizione da CISCO. Il collegamento è possibile da tutta Italia, semplicemente registrandosi a questo link.
“La sostenibilità richiede la collaborazione di tutti gli attori sociali - spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo attraversando. Nella tappa di Genova verrà ricordata anche la necessità di essere resilienti ma in una logica trasformativa per riuscire a gestire il cambiamento con risultati positivi per tutti. Per farlo è necessario uscire dalla comfort zone a cui siamo abituati e imparare ad ascoltare tante voci diverse: la resilienza trasformativa richiede infatti uno sguardo aperto e una visione olistica, fattori essenziali per riconoscere le sfide emergenti e trovare soluzioni innovative”.