Il congresso nazionale dell'Ordine dei commercialisti programmato per l'inizio di ottobre ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova è stato rinviato di un anno, all’ottobre 2021. La decisione è stata presa d'accordo tra il livello nazionale e l'Ordine genovese incaricato di organizzare l'incontro a causa dei problemi legati alla pandemia di Covid-19. Lo ha comunicato il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Genova Paolo Ravà nel corso dell’assemblea (in streaming) degli oltre 1700 commercialisti genovesi per l’approvazione del bilancio consuntivo e del bilancio sociale Al congresso previsto per ottobre era prevista la partecipazione di 1200 commercialisti provenienti da tutta Italia.
La scelta di Genova era stata comunicata a Firenze, al termine dell’incontro nazionale su “La crisi d’impresa” nello scorso autunno. L'appuntamento di ottobre è diventato per i commercialisti italiani un momento di studio e di riflessione sui temi di maggiore attualità. Temi che documentano anche il ruolo sociale della categoria e il suo rapporto con lo sviluppo dell'economia italiana. Il congresso genovese verterà su argomenti innovativi e su come questi potranno incontrarsi con la professione dei commercialisti. In particolare sui temi della sostenibilità e, di riflesso, sull'attività degli iscritti all'Ordine per favorire e accompagnare lo sviluppo sostenibile.
Spiega Paolo Ravà: «La sostenibilità riguarda ogni aspetto dell'attività umana, da quelli ambientali a quelli economici, a quelli sociali, culturali e turistici, tecnologici e formativi. È in sostanza il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono in sintonia per valorizzare il potenziale attuale e futuro. Il lavoro dei commercialisti, sia come consulenti delle aziende e dei cittadini, sia come componenti degli organi direttivi di società e istituzioni, appare oggi fondamentale per favorire lo sviluppo sostenibile del nostro Paese».
In particolare in questo momento, dopo la drammatica esperienza della pandemia di Covid-19, il mondo si trova di fronte al tema di uno sviluppo sostenibile che riesca a soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni partendo dall'ovvia considerazione che abbiamo un solo pianeta a disposizione.