Oggi il presidio di protesta dei lavoratori delle mense scolastiche in piazza De Ferrari, poi l'incontro dei sindacati confederali con i vertici della Regione per discutere del sostegno ai lavoratori e della riprogrammazione dei fondi europei.
"I lavoratori delle mense scolastiche sono fra i più penalizzati in questa crisi coronavirus con l chiusura delle scuole, e una parte della discussione di oggi con la Regione è stata proprio dedicata a mettere in campo delle misure di sostegno al reddito per queste persone - spiega il segretario regionale della Cgil Federico Vesigna -. Nell'incontro, che non è stato semplicissimo, abbiamo chiesto che venissero affrontati due temi di centrale importanza in questi tempi di crisi".
"Prima di tutto - prosegue il sindacalista della Cgil - abbiamo chiesto di destinare delle risorse dal piano di riprogrammazione dei fondi europei per sostenere politiche di sviluppo che creino nuovi posti di lavoro, e poi utilizzare parte di quel denaro per dare un sostegno a questi lavoratori, che ora non hanno né un lavoro né un reddito per effetto della crisi covid. E' stata una discussione non semplicissima, con un'apertura dell'amministrazione a parlare di provvedimenti per le aree di crisi complessa e non complessa, naturalmente a condizione che le risorse possano creare investimenti che producano occupazione di qualità. Abbiamo poi parlato di come costruire delle misure di sostegno ai lavoratori meno fortunati della Regione proprio a partire da quelli impegnati nella ristorazione scolastica".
Prosegue il segretario regionale Vesigna: "Le somme per ora a disposizione non sono assolutamente sufficienti a garantire un contributo che possa alleviare le difficoltà di questi lavoratori, che in questi tre mesi di sospensione dell'attività scolastica non percepiscono nessun reddito. Abbiamo rinviato alla prossima settimana un approfondimento della discussione tecnica sui singoli capitoli di impiego dei fondi europei per trovare ulteriori risorse e arrivare a un risultato soddisfacente. Nei prossimi giorni torneremo pertanto sulla questione della riprogrammazione dei fondi europei, che auspichiamo possa essere completato entro fine mese e consegnato al governo per l'approvazione".