“Regioni allo sbando ed infermieri laureati, con un titolo di studio pari a quello di altre professioni sanitarie e con anni d’esperienza alle spalle nel prendersi cura dei malati, costretti ancora oggi a fare gli autisti o i centralinisti: è quanto sta accadendo in Toscana dove una collega paga anche sulla propria pelle un avvenuto incidente quando era alla guida di un’auto di servizio, 6.000 euro di multa e la sospensione della patente”: queste le parole di Antonio De Palma, presidente di Nursing up.
“A quale titolo ed in base a quale norma – aggiunge De palma – è stato chiesto a quest’infermiera di mettersi al volante di quel mezzo di pubblico servizio? Non mi risulta che la patente di guida sia uno dei requisiti richiesti dalla normativa concorsuale per essere assunti come infermieri; non possiamo essere i tappabuchi di nessuno, né autisti né centralinisti come accaduto all’Usl Toscana nord ovest”.