Politica - 16 luglio 2020, 19:56

Pandolfo: "Candidatura di Ferruccio Sansa occasione da cogliere per Campo Progressista e M5S"

Il segretario del Pd genovese: "Un risultato che ha avuto una lunga gestazione, ma che rappresenta una reale alternativa. Recupereremo il ritardo con offerta politica travolgente"

Pandolfo: "Candidatura di Ferruccio Sansa occasione da cogliere per Campo Progressista e M5S"

Dopo mesi di trattative serrate e di non pochi mal di pancia per chi guarda con simpatia al Movimento 5 Stelle e al centrosinistra è chiaro chi sarà l'antagonista di Toti per la conquista della guida della Regione Liguria. L'ufficializzazione della candidatura di Ferruccio Sansa si porta tuttavia dietro qualche polemica interna al Pd, già chiara dal voto in direzione (su Sansa si sono astenuti in 17 fra i delegati "di ponente"), con tanto di dichiarazione al vetriolo del consigliere regionale ed ex assessore Barbagallo, perplesso dalla scelta di un candidato che evidentemente non riscuote la sua fiducia.

Abbiamo chiesto un commento alla designazione di Sansa come candidato della coalizione di centrosinistra con il Movimento 5 Stelle al segretario del Pd di Genova Alberto Pandolfo.

"Credo sia stato fatto un lavoro di mediazione importante dalle varie forze politiche in questi mesi, e che la candidatura di Ferruccio Sansa sia un obbiettivo importante per costruire l'alleanza di Campo Progressista, dove il Pd è saldamente inserito, con il Movimento 5 stelle", ha dichiarato Pandolfo.

"Io credo che Sansa sia il candidato più rappresentativo della piattaforma programmatica che abbiamo condiviso, che rappresenta il 95% del lavoro, per coronare il quale quale mancava solo l'ultimo tassello - ha aggiunto il segretario del Pd di Genova -. Un risultato che ha avuto una gestazione lunga, questo bisogna riconoscerlo, però credo nello stesso tempo che le altre candidature espresse costituiscano un patrimonio di valori, esperienze e proposte che devono poter dare il  loro contributo al progetto. L'auspicio che faccio per cui è che tutti collaborino alla costruzione di un'alternativa per il governo della Regione Liguria. Abbiamo bisogno di un'alternativa, perché oggi sulle principali problematiche che riguardano servizi come la sanità, e abbiamo visto il dramma che c'è stato in questi mesi, dobbiamo fare un cambio di passo. I problemi della sanità  non riguardano solo la recente pandemia di coronavirus, pensiamo ad esempio al problema dei malati oncologici che dovevano essere trasportati a Savona: non è figlio del Covid, ma  della disorganizzazione della Regione. Tutti gli indicatori di decrescita che si sono manifestati sul territorio in questi anni a partire dall'occupazione, dal turismo, e anche la scarsa capacità di essere viabilisticamente collegati con il mondo, sono figli del mancato governo da parte del centrodestra. Tutte le forze che hanno contrastato questo tipo di politica è bene che trovino un elemento comune, e l'occasione c'è con la candidatura di Ferruccio Sansa: credo che oggi il campo progressista, il Pd e il Movimento 5 Stelle l'abbiano raccolta".

Abbiamo poi chiesto ad Alberto Pandolfo se gli screzi sulla figura di Sansa emersi in seno al Pd in questi giorni, e manifestati anche dalle tanti astensioni durante il voto della direzione del partito, possano costituire secondo lui un elemento critico per gli equilibri politici del prossimo futuro o si tratta solo di schermaglie prive di peso reale, destinati a sparire nel tempo, di fronte, eventualmente, a una scelta azzeccata.

"Che ci fossero delle difficoltà lo sapevamo - conferma il segretario senza approfondire il tema politico -, ma io credo si trattasse anche del candidato più noto alle persone fra quelli in lizza, e in una campagna elettorale ridotta di fatto a sessanta giorni sia un elemento importante".

E' certo che quella che stiamo vivendo sia una stagione politica particolarmente movimentata per il paese, certamente però gli elettori e i simpatizzanti del centrosinistra ligure hanno vissuto momenti di difficoltà non trascurabili durante tutti questi mesi di incertezza sulla prospettiva elettorale, e in molti sono esasperati da quello che è stato percepito come un vero e proprio percorso a ostacoli. Ora secondo Pandolfo è il momento di premere l'acceleratore sulla macchina della campagna elettorale per ridare fiducia dopo un percorso così accidentato, e per molti demotivante: "Chiaramente siamo di fronte  a un'alleanza inedita dal punto di vista territoriale, e questo ha complicato la faccenda nell'unica Regione che andrà al voto con questo tipo di alleanza. Credo che lo sforzo sia stato particolare, e quindi ha necessitato di tempi maggiori: è comunque difficile in effetti giustificare un simile ritardo, ma credo che siamo in condizione di recuperarlo con una proposta politica che sono sicuro sarà davvero travolgente".

Quali saranno infine i tempi per questa attività di comunicazione all'elettorato? "Il Pd non ha mai smesso il contatto con i cittadini - conclude Pandolfo -. Io ancora in questi giorni sono in giro, da Arenzano alla Val Polcevera, in tutti i luoghi in maggiore difficoltà. Ero ieri mattina a confronto con alcuni operatori portuali e sarò martedì insieme al ministro De Micheli per l'inaugurazione del nodo ferroviario. La modalità che vogliamo adottare è quella di stare sul territorio e non in piazza De Ferrari a fare i fuochi d'artificio come ha fatto Toti con una politica 'da palcoscenico', come l'ha definita Ferruccio Sansa. Vogliamo invece stare a fianco degli amministratori, dei lavoratori, di chi vuole fare impresa sul nostro territorio e vuole affrontare i problemi che ha sul suo percorso".

Carlo Ramoino


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