- 12 ottobre 2020, 14:12

Branco circonda e aggredisce poliziotti alle Trincee: per 33enne obbligo di dimora a Savona e di non uscire dalle 21 alle 6

L'uomo era stato arrestato ma è tornato libero. Tutto era iniziato dal rifiuto nell'indossare la mascherina

Nella foto: i giardini teatro della vicenda

Nella foto: i giardini teatro della vicenda

Obbligo di dimora nel comune di savona e obbligo di non uscire dalle 21 di sera alle 6 del mattino. Questa la sentenza del giudice Francesco Giannone in Tribunale a Savona nel processo per direttissima nei confronti di Josè Gomez Bailon, 33 anni, ecuadoriano, arrestato sabato notte per aver aggredito due poliziotti.

Gli agenti della Squadra Volante, nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, avevano fermato due persone, invitandole ad indossare le mascherine, come previso dal decreto legge del 7 ottobre scorso.

Uno dei due giovani rifiutandosi non solo di indossare la mascherina alla richiesta degli operatori ma anche di declinare le proprie generalità, aveva iniziato a inveire contro i poliziotti e a minacciarli, prima verbalmente, poi scagliandosi fisicamente contro di loro con pugni e calci.

Gli agenti a quel punto, costretti ad intervenire per contenerlo e trarlo in arreso - pur venendo colpiti - erano riusciti a bloccarlo ma l’uomo, nel momento in cui gli venivano applicate le manette si era divincolato riuscendo a fuggire. Le manette, che inizialmente sembrava gli fossero rimaste applicate al polso, era state trovate in terra, poco distante dal luogo del fatto.

Nel frattempo, in pochi istanti, i poliziotti si erano visti circondare da altre sei-sette persone, in atteggiamento aggressivo e violento. Uno dei due poliziotti è stato costretto ad esplodere due colpi di pistola in aria per indurre il gruppo ad allontanarsi, l’azione violenta si interrompeva ed il gruppo di allontanava solo dopo l’arrivo di un’altra volante.

Dopo attivissime indagini volte ad identificare, non solo l’uomo sfuggito all’arresto ma anche gli altri complici, da parte delle Volanti e degli investigatori della Squadra Mobile, ieri è stato arrestato il protagonista dell’episodio, il trentatreenne ecuadoriano ed denunciato un suo connazionale di trentanove anni. Le indagini sono ancora in corso per identificare gli altri componenti del gruppo.

Nella concitazione del momento, si era scagliata contro i poliziotti anche una donna di 20 anni, italiana, a cui erano state chieste le generalità perché presente sul posto, la donna è stata poi denunciata per i reati di violenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Gli agenti coinvolti nell’aggressione sono stati condotti in ospedale riportando rispettivamente 15 e 10 giorni di prognosi.

L'avvocato difensore Daniela Scarone ha richiesto i termini a difesa e il processo è stato rinviato al prossimo 20 ottobre.

Luciano Parodi

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