- 20 ottobre 2020, 16:28

Savona, i poliziotti aggrediti alle Trincee si costituiranno parte civile nel processo

Per l'imputato invece è stata richiesta la messa alla prova

Savona, i poliziotti aggrediti alle Trincee si costituiranno parte civile nel processo

Si costituiranno parte civile nel processo i due poliziotti aggrediti sabato 10 ottobre alle Trincee a Savona da Josè Gomez Bailon, 33enne ecuadoriano, che era stato arrestato e poi rilasciato durante la direttissima con l'obbligo di dimora nel comune di Savona e obbligo di non uscire dalle 21 di sera alle 6 del mattino.

Quest'oggi l'avvocato dei due poliziotti, il legale Andrea Scella, ha preannunciato che i suoi assistiti si costituiranno nel processo. Il difensore dell'imputato invece richiederà invece la messa alla prova (probabilmente lavori socialmente utili). Gli agenti della Squadra Volante, nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, avevano fermato due persone, invitandole ad indossare le mascherine, come previso dal decreto legge del 7 ottobre scorso.

Uno dei due giovani rifiutandosi non solo di indossare la mascherina alla richiesta degli operatori ma anche di declinare le proprie generalità, aveva iniziato a inveire contro i poliziotti e a minacciarli, prima verbalmente, poi scagliandosi fisicamente contro di loro con pugni e calci. Gli agenti a quel punto, costretti ad intervenire per contenerlo e trarlo in arreso - pur venendo colpiti - erano riusciti a bloccarlo ma l’uomo, nel momento in cui gli venivano applicate le manette si era divincolato riuscendo a fuggire.

Le manette, che inizialmente sembrava gli fossero rimaste applicate al polso, erano state trovate in terra, poco distante dal luogo del fatto. Nel frattempo, in pochi istanti, i poliziotti si erano visti circondare da altre sei-sette persone, in atteggiamento aggressivo e violento. Uno dei due poliziotti era stato costretto ad esplodere due colpi di pistola in aria per indurre il gruppo ad allontanarsi, l’azione violenta si era interrotto ed il gruppo di era allontanato solo dopo l’arrivo di un’altra volante. Dopo attivissime indagini volte ad identificare, non solo l’uomo sfuggito all’arresto ma anche gli altri complici, da parte delle Volanti e degli investigatori della Squadra Mobile, era stato arrestato il protagonista dell’episodio, il trentatreenne ecuadoriano ed denunciato un suo connazionale di trentanove anni.

Le indagini sono ancora in corso per identificare gli altri componenti del gruppo. Nella concitazione del momento, si era scagliata contro i poliziotti anche una donna di 20 anni, italiana, a cui erano state chieste le generalità perché presente sul posto, la donna era stata poi denunciata per i reati di violenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Gli agenti coinvolti nell’aggressione erano stati condotti in ospedale riportando rispettivamente 15 e 10 giorni di prognosi.

Il processo proseguirà il prossimo 2 novembre.

Luciano Parodi

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